di Claudio Molinelli – Foto di Edoardo Abruzzese – A cinque anni dalla sua nascita l’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve attraversa un periodo delicato. L’ente è stato costituito nel settembre 2010, con un accordo tra i Comuni di Londa, Pontassieve, San Godenzo, Rufina, Pelago e Reggello – Rignano sull’Arno ha aderito nel dicembre 2010 – per tutelare le identità locali e promuovere la gestione associata di vari importanti servizi, tra cui la tutela del patrimonio forestale, la polizia locale, le attività produttive, la protezione civile, il turismo. Ora però soffiano venti di crisi se è vero che alcuni sindaci dei Comuni aderenti muovono pesanti critiche all’indirizzo dell’Unione. Intanto registriamo che una significativa manifestazione organizzata dall’Ente, quest’anno è saltata: si tratta di “Autunno in Valdarno e Valdisieve”, vetrina delle eccellenze enogastronomiche del territorio, nata nel 2011 e solitamente ospitata nel mese di novembre nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Si è parlato di problemi logistici per la gestione degli spazi messi a disposizione dalla Provincia di Firenze e ora dalla Città metropolitana.
Una quindicina di giorni fa Monica Marini, sindaco di Pontassieve, e Daniele Lorenzini, sindaco di Rignano sull’Arno, e, a suo tempo, tra i più attivi promotori del nuovo ente, hanno criticato sulla stampa l’Unione, parlando di fallimento. Ecco le sue parole “ concordo con quanto affermato da Monica Marini. Ritengo che l’Unione dei Comuni – di cui fa parte anche Rignano sull’Arno – non solo non abbia raggiunto i risultati sperati ma che i servizi erogati ai nostri cittadini siano inferiori a quanto ci eravamo posti come obiettivo alla sua creazione. Trovo indispensabile che si faccia un passo in più: le fusioni – come indicato anche dal Presidente della Regione Enrico Rossi, dal sottosegretario Luca Lotti e dal segretario del PD Toscana Dario Parrini – sono il percorso che la politica deve avere il coraggio di intraprendere.
Rignano sull’Arnosi pone come naturale “Porta di Firenze” dell’area sud-est, siamo pronti a discutere del nuovo assetto istituzionale con i comuni limitrofi in quanto è necessario, tanto per i cittadini quanto per gli enti locali, arrivare a una sinergia unica che porti benefici concreti. Penso ad opere come la tramvia che devono arrivare fino a Bagno a Ripoli per collegare il centro di Firenze al suo hinterland o alla creazione di un vero servizio ferroviario metropolitano che colleghi la città ai centri della sua periferia in maniera continua e costante”.
Per fare chiarezza dopo il rumore che ha seguito le dichiarazioni è stato convocato per il 12 gennaio 2016 a Rufina un consiglio straordinario aperto a tutti i consiglieri e assessori dei sette Comuni dell’Unione, per parlare del futuro dell’organismo e delle possibili “funzioni tra Comuni”.
Ma, prima ancora, un altro appuntamento riguarda da vicino proprio i Comuni dell’Unione: la presentazione pubblica del Piano strategico, l’atto di indirizzo della Città Metropolitana per l’esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni compresi nella città metropolitana. L’incontro è fissato il 15 dicembre prossimo alle 21 nella Sala del Consiglio comunale di Pontassieve, e vedrà la partecipazione dei Comuni di Pontassieve, Rufina, San Godenzo, Londa, Pelago, Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno.
La sensazione è che proprio la Città Metropolitana, nata sulle ceneri della Provincia, potrebbe ereditare, in tutto o parzialmente, anche le funzioni finora esercitate dall’Unione dei Comuni.