di Ilaria Guidantoni – giornalista e scrittrice –
foto di Edoardo Abruzzese ( Lagaciò, dicembre 2019)
Nel giorno più breve dell’anno
quando la fame della luce si fa sentire più forte che mai
le luminarie solleticano il desiderio
di splendore
come lune per i loro soli…
solo riflessi esterni che ci abbagliano
senza farci brillare
un trucco, un’illusione
come un gioco di prestigio
un divertimento, senza calore.
L’attesa del solstizio d’inverno è incalzante
come la sospensione del respiro
prima di una grande boccata d’aria fresca
La luce è sole, oro, ricchezza e sacralità,
gioia ed eternità
la vita è venire alla luce, senza confini, senza dogane
Come dice un vecchio adagio
si nasce tutti allo stesso modo
ma si vive e si muore in modo unico.
Il Natale non è dei Cristiani, non è dei credenti, non si compra sul banco della mondanità.
Il Natale era già dei pagani e resta di tutti coloro che credono nella vita, che non la prendono a calci, non la mettono come una posta al gioco d’azzardo.
Il Natale è l’umiltà di una nascita imprevista
di una sorpresa sconcertante
di ogni madre che si lascia deformare per accogliere l’ignoto che amerà comunque
di ogni padre che accoglie l’altro senza riserve.
Il Natale è la sorpresa di un incontro casuale
che può diventare un appuntamento,
è il pungolo a guardare a oriente anche quando non si crede più a nulla.
Perché da un sogno si può sempre ripartire!
L’alba nuova è una speranza che non costa nulla, non inquina, non consuma spazio altrui, non paga dazio, non ha bisogno di codici d’accesso.
Semplicemente è una grande lezione di umiltà in un mondo troppo fiero, orgoglioso se non tracotante…
E’ la luce di uno sguardo che cerca la luce di una nuova vita, grato solo perché c’è.
È lo sguardo appassionato che si specchia nell’amato.
E’ lo sguardo tenero e sorpreso che guarda nell’altro
nell’attesa fremente di un nuovo Anno
dove solo la diversità disegna un arcobaleno:
che il Rosso sia passione e non sangue
l’Arancione creatività e non incendio
il Giallo attenzione, scelta e non invidia
il Verde speranza e non veleno
il Blu armonia e non blues
l’Indaco sia risveglio interiore e non malinconia
il Viola quiete e non maledizione
e il Bianco… che sia luce e non vuoto!