a cura della redazione di OrientePress, foto di Edoardo Abruzzese

 

Questo il tema “universale”  dell’XI Forum nazionale dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato, in programma dal 19 al 21 giugno prossimi a L’Aquila.

E non è un caso che si svolga proprio a L’Aquila.

 

A sei anni dal terribile terremoto che ha sconvolto il territorio aquilano, Greenaccord ha scelto di tenere il Forum a L’Aquila, nel pieno della ricostruzione in atto, per approfondire il delicato legame che unisce la tutela del territorio e delle risorse naturali al progresso dell’umanità.

Obiettivo: far incontrare comunità scientifica e operatori della comunicazione per accrescere il livello della comunicazione scientifica e la conoscenza dei temi sociali e ambientali tra l’opinione pubblica e promuovere il centro storico cittadino come crocevia di relazioni per una rinnovata vitalità che tenga in conto la cultura e la sensibilità ambientale.

Al centro del dibattito, giornalisti e giovani, attori protagonisti di un cambiamento che non può più aspettare, con l’obiettivo di trasferire  informazioni e punti di vista del mondo scientifico e accademico, per aumentare il livello di consapevolezza sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

 

L’evento è organizzato dall’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord onlus in compartecipazione con il Consiglio e la Giunta Regionale dell’Abruzzo, il Comune de L’Aquila e l’Ordine regionale dei giornalisti, e con il supporto della Arcidiocesi de L’Aquila, della Fondazione Carispaq e della Bper.

 

“Nel nostro percorso, intrapreso da ben 13 anni – spiega Alfonso Cauteruccio, presidente dell’associazione Greenaccord onlus –, ci siamo resi conto che spesso le analisi tecniche e le certezze degli scienziati non vengono adeguatamente ‘coperte’ dai media perché questi due mondi non hanno occasioni per confrontarsi e parlare. E questa lacuna si riverbera nell’opinione pubblica che non riceve informazioni cruciali per orientare le proprie scelte e i propri stili di vita nel senso di una maggiore sobrietà, sostenibilità e lungimiranza. Questi incontri hanno quindi l’obiettivo di colmare quel gap e ‘formare’ i comunicatori che dovranno a loro volta interfacciarsi con l’opinione pubblica”.

La considerazione vale ancor di più per il circuito dei media cattolici, per i quali le notizie di carattere ambientale si intrecciano con i temi di giustizia sociale, in linea con le encicliche che hanno affrontato la questione ecologica da Papa Giovanni Paolo II fino a Papa Francesco.

Nelle quattro sessioni di lavori previste si affronteranno i molti aspetti che mettono in pericolo il corretto utilizzo delle risorse naturali e che creano difficoltà alla vita e al lavoro delle migliaia di piccoli agricoltori italiani. Fenomeni globali e storture nazionali che contribuiscono a creare disuguaglianze di reddito, danni agli ecosistemi, problemi al tessuto sociale. Si fotograferà l’attuale situazione della fame nel mondo, si approfondirà il legame tra cambiamenti climatici e produzioni alimentari, il ruolo delle multinazionali alimentari, le questioni connesse con la tutela del suolo. Ma si proporranno anche soluzioni pratiche: dalla tracciabilità dei prodotti, alle filiere chilometro zero, fino alle best practice di utilizzo del terreno agricolo.

Tra i relatori Kostas Stamoulis, Direttore Divisione FAO “Agricultural Development Economics”, Riccardo Valentini, CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Michele Munafò, responsabile Consumo di suolo di ISPRA, Cinzia Coduti, Responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti;Anselme Bakudila, Centro Studi Slow Food.

Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito  HYPERLINK “http://www.greenaccord.org/” \n _blankwww.greenaccord.org.

Dida foto: Edoardo Abruzzese, Napoli , 10 ottobre 2014, XI Forum Internazionale “People Building Future”