Firenze, 9 ottobre 2015 Manifestazione contro la Buona Scuola. Foto di Edoardo Abruzzese

di Paola Pisano – Foto di Edoardo Abruzzese –

 La scuola che ha preso il via un mese fa è reduce dall’approvazione della legge 107 (quella denominata “Buona Scuola”) e, al netto delle stabilizzazioni, non ha risolto alcuno dei suoi annosi problemi: per caso è finita la cosiddetta “supplentite”, per usare il fortunato neologismo della Ministra Giannini, e quindi verrà finalmente garantita ai ragazzi la continuità didattica? Neanche per sogno! E’ stato risolto il “problema” del precariato? Assolutamente no! Sarà assicurata una migliore offerta formativa con l’incremento di finanziamenti, strumentazione, laboratori? Viene da ridere! Bambini, ragazzi e genitori riceveranno maggiori cure e attenzioni da parte del personale scolastico? Ma quando mai: la Legge di stabilità ha ulteriormente ridotto il numero dei collaboratori scolastici e del personale delle segreterie! Sono stati finalmente messi in sicurezza gli edifici? Caliamo un velo pietoso…

Le deprecabili novità della legge 107 introducono forti elementi di rottura della comunità scolastica, tentando di sottrarre molte prerogative al lavoro collegiale, comunitario e solidale dei collegi docenti e introducendo nuovi e poco controllabili poteri ai dirigenti scolastici, cui in larga parte spetterà l’impresa titanica del mantenimento di un clima sereno e costruttivo nelle scuole.

Per non parlare poi della situazione lavorativa di docenti e Ata che hanno la retribuzione ferma al 2009 e che subiscono una vera e propria vessazione da parte del proprio datore di lavoro, lo Stato, il quale, tra l’altro, continuando a negare il rinnovo del contratto, agisce in contrasto con il dettato della Costituzione, come ha affermato qualche mese fa la Consulta.

Il rinnovo del contratto è la strada maestra per risolvere tutte le criticità della legge 107 e per ridare dignità al lavoro del personale della scuola e valorizzarne la professionalità, garantendo un salario dignitoso. Basta mance e regalie! Gli sbandierati investimenti che il governo ha stanziato, non sono che “elargizioni” ad personam che nulla hanno a che vedere con una seria programmazione di risorse che andavano destinate prioritariamente ai fondi contrattuali. Invece i 10 € lordi previsti in finanziaria sono l’ennesimo schiaffo ai lavoratori del settore che si sentono ancora una volta beffati ed offesi da tanta arroganza.

Per questo il 24 ottobre prossimo, unitariamente la FLC CGIL insieme agli altri sindacati rappresentativi, metterà in campo un’iniziativa nazionale a carattere territoriale. A Firenze ci sarà un’importante assemblea di tutti i delegati RSU delle scuole alla quale seguirà un breve corteo e un flash mob, che con lo slogan “l’unione fa la scuola” vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e smascherare le intenzioni del governo che con finanziamenti sbagliati e spinti da mire populiste, vuole far credere di aver provveduto alle criticità del mondo della scuola.

Ancora una volta dimostreremo che, anche nella mobilitazione, ciò che spinge questi lavoratori e noi sindacati che ne rappresentiamo i valori, è passione, serietà e motivazione vera in difesa dell’insegnamento pubblico, necessario per la crescita culturale della società.

 

Dida foto:

Edoardo Abruzzese – Firenze, 9 ottobre 2015 – Manifestazione studentesca

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