– servizio e foto di Edoardo Abruzzese –

Scrive Lapo Mazzei su Microfinanza:

Forse è l’abbinamento con il cibo. O, forse, è solo un vero e proprio ritorno alle origini. Perché, in fondo, questo Paese il cordone ombelicale con la terra non lo ha mai reciso. E la cosiddetta fase di industrializzazione è stata solo una parentesi all’interno della quale ci siamo illusi che l’acciaio potesse sostituire il grano. Alla fine non è andata così.

Alla fine il passato ha vinto sul presente, opzionando il futuro.

Ovviamente si è fatta stringente la necessità di puntare sul modello-azienda che fornisce prodotti e servizi. Chi si avvicina all’agricoltura lo fa spaziando in settori nuovi: le nuove tecnologie e le energie rinnovabili hanno infatti ampliato notevolmente il campo delle specializzazioni. Insomma, ritorno alla terra sì, ma guardando al futuro.

Alla luce degli effetti prodotti dalla crisi che blocca il nostro Paese, è del tutto evidente che vi sia più bisogno di contadini, che di poeti o fotografi. In questo terzo millennio, cominciato sotto l’ombra della crisi economica, coloro che hanno deciso di dedicarsi all’agricoltura in un modo nuovo, ma che profuma di passato, rappresentano una scommessa vinta. Un ritorno a un rapporto quasi passionale con la terra che si coltiva, si cura e dalla quale si trae sostentamento per la famiglia e per la società nel suo complesso. Il presupposto di partenza, ovviamente, è una rivalutazione della figura del contadino e della realtà rurale che esso rappresenta: un ruolo sempre più portatore di valori positivi da contrapporre a quello dell’imprenditore agricolo, proprio per rivendicare la distanza da una visione dell’agricoltura come industria.

All’interno di questo quadro generale, promuovere l’occupazione giovanile in agricoltura, non è solo una necessità determinata dall’offerta, ma una condizione essenziale di partenza!”

La Regione Toscana fa la sua parte!

La Giunta regionale ha approvato, infatti, le disposizioni specifiche per l’attuazione del bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – annualità 2024”.

Il bando, atteso per il mese di luglio 2024, è inserito nell’ambito di Giovanisì, progetto regionale per l’autonomia dei giovani: incentivare la fase di avvio di nuove imprese condotte da giovani agricoltori con l’obiettivo non solo di favorire il ricambio generazionale, ma anche sostenere la permanenza degli under 40 nelle aree rurali.

Con una dotazione finanziaria di 3 milioni e 200mila euro, il bando dà la possibilità ai giovani di ottenere un premio (a fondo perduto) di 65.000 euro per l’avviamento dell’attività agricola e dei contributi agli investimenti. Il premio sale a 70.000 euro in caso di insediamenti in aziende ricadenti in aree montane.

I beneficiari sono di età compresa fra 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti, che si insediano per la prima volta in azienda agricola in qualità di capo azienda e che possiedono adeguate qualifiche e competenze professionali o che le conseguiranno entro la data di conclusione del piano di sviluppo aziendale. Il premio sarà corrisposto in due rate, l’ultima delle quali dopo la verifica della corretta attuazione del Piano di Sviluppo Aziendale.

La domanda di aiuto deve essere presentata esclusivamente online, utilizzando la modulistica (di cui all’art. 8.3 del bando) disponibile sulla piattaforma gestionale dell’Anagrafe regionale delle aziende agricole sul sito di ARTEA https://www.artea.toscana.it/ (soggetto gestore).