di Jacopo Zucchini– “Svelata” sabato 17 marzo la Pillola della Felicità, nuova scultura di Leonardo Bossio, collocata in Largo Garibaldi a Pontassieve. L’opera, in pietra serena, fa parte del progetto “identità in mutamento” che ha visto impegnati sette artisti per i sette comuni del Levante Fiorentino sotto la competenza del professore dell’Accademia Belle Arti, Antonio Di Tommaso.
La scultura è stata creata da un autore, ceramista e modellatore, attento alle più bizzarre espressioni della società contemporanea che interpreta in maniera personale e con molta ironia.
La scelta del soggetto, sicuramente particolare, nasce dalla volontà di rappresentare un simbolo della modernità: una grande pillola con un volto, un cuore e un cervello per “curare tutti i mali”. Ragione e sentimento uniti in maniera ironica e provocatoria per una scultura che adesso arricchisce una zona di passaggio pedonale ed entra a far parte del patrimonio pubblico della città di Pontassieve.
Il progetto coordinato dal Centro Interculturale del Comune di Pontassieve in qualità di capofila della Rete per la Cultura Contemporanea nel Levante Fiorentino si lega inconsapevolmente al progetto “Sculture in Città” elaborato dal Comune di Firenze in collaborazione con la società Petra. L’obiettivo di Sculture in città” era appunto quello di strutturare percorsi museali di arte contemporanea in contesti urbani e non necessariamente di prestigio e quello di approfondire il dibattito legato alle problematiche del rapporto tra beni ambientali e beni culturali, all’interno dello spazio urbano e alla riscoperta del contesto cittadino come spazio espositivo gratuito e fruibile dalla collettività.
All’interno del progetto “Sculture in città” hanno esposto fra gli altri artisti come Gidon Graetz, Giovanni Banci e Kan Yasuda .
Le Terre del Levante Fiorentino hanno raccolto l’eredità del passato ed hanno stanziato i contributi necessari alla realizzazione di un percorso museale nei contesti urbani di tutto il territorio.