di Claudio Molinelli – Presentato a Bagno a Ripoli il piano della stagione antincendi boschivi (Aib) per l’estate 2013. Tre Comuni, Bagno a Ripoli, Incisa Valdarno e Figline Valdarno ( con il primo di gennaio 2014 Incisa e Figline Valdarno costituiranno un unico Comune) si sono accordati per organizzare un unico organismo di difesa del territorio e di protezione civile; dal febbraio 2009 i sindaci dei tre Comuni, con quello di Rignano sull’Arno, hanno sottoscritto una convenzione per la gestione associata del servizio di Protezione Civile e Antincendio Boschivo dando vita al Centro intercomunale Arno sud est fiorentino. Questo organismo si avvale della fondamentale collaborazione delle associazioni di volontariato presenti nel territorio, in particolare della Vab (Vigilanza Antincendio Boschivo) di Bagno a Ripoli, della Protezione Civile Arci di Incisa Valdarno e del Gaib (Gruppo avvistamenti incendi boschivi) di Figline Valdarno.
Lorenzo Venturi, responsabile antincendio del Centro intercomunale Arno sud est fiorentino, chiarisce le caratteristiche dell’iniziativa: “ Sono due le linee d’azione che perseguiamo. Valorizzare le associazioni di volontariato e riportare al centro del progetto la figura del cittadino. Abbiamo molto personale, attrezzato e preparato e possiamo garantire tempi d’intervento molto buoni. Non essendoci più i confini comunali aumenta la flessibilità degli interventi, ad esempio si possono più facilmente spostare mezzi e forze logistiche. Per quanto riguarda l’informazione al cittadino, abbiamo approntato un manifesto che sarà affisso nel territorio dei tre Comuni e che contiene le disposizioni per prevenire gli incendi. In particolare il divieto di bruciare residui vegetali nella fascia di 200 metri dal bosco e l’obbligo per i proprietari di terreni attigui alla ferrovia di mantenere una striscia di terreno lungo il tracciato ferroviario privo di cespugli e erbe secche. E’ stato predisposto poi un elenco di numeri utili per segnalare incendi in atto o comportamenti a rischio. Inoltre verrà distribuito l’opuscolo “Leggi e proteggiti” che contiene preziose informazioni sui comportamenti da tenere prima durante e dopo gli incendi boschivi. Accanto al 60% d’incendi dolosi, c’è infatti un 40% di eventi colposi, dovuti a distrazioni e cattive abitudini, come lasciare cicche sul terreno o rifiuti nei boschi o sostare in macchina col motore acceso vicino a paglia o erba secca.”
Ricordiamo che il territorio in esame è classificato ad alto rischio incendi soprattutto per la cospicua presenza di aree boschive; i dati della Regione Toscana per il mese di luglio dal 2007 al 2012, confermano una diminuzione del numero degli incendi e degli ettari di terreno danneggiati: siamo passati da 179 incendi e 223 ettari boschivi interessati del 2007 a 71 incendi e 87 ettari del 2011, con l’eccezione della scorsa estate, 190 incendi e 793 ettari, particolarmente calda e secca.