di Claudio Molinelli – Foto di Edoardo Abruzzese –
I pendolari del Valdarno possono prendere un altro treno mattutino!
L’appello dei pendolari del Valdarno per un treno che arrivi a Firenze prima delle 7 del mattino è stato recepito. Il gruppo del Comitato Valdarno Direttissima aveva scritto: “Per noi che entriamo in ufficio alle 7 c’è un treno che parte alle 5 e poi ci costringe ad aspettare un’ora in città, oppure i successivi che arrivano troppo tardi”. Grazie anche al nuovo collegamento dei Frecciarossa in partenza da Arezzo, questo disagio sarà superato con il nuovo orario di dicembre.
L’attesa modifica riguarda il treno 6636 che ad oggi parte da Arezzo alle 6.05 e arriva a Santa Maria Novella alle 6.45. Prima la corsa era usata per collegare i viaggiatori aretini con l’alta velocità in partenza da Firenze. Ora quel treno può essere usato per soddisfare le esigenze e le richieste dei pendolari valdarnesi. La partenza sarà quindi anticipata alle 5.50 e saranno aggiunte tre fermate in Valdarno: Montevarchi ore 6.09, S.Giovanni ore 6.14, Figline ore 6.20. L’arrivo sarà sempre alle 6.45.
Tra le altre novità ci sono nuove coincidenze: quella più rilevante è la corrispondenza programmata a Campo di Marte tra il 3152 e il 6556 (Campo Marte, Statuto, Rifredi, Prato Bologna). Il 3152, in arrivo a Campo Marte alle 8.25, dal 13 dicembre troverà corrispondenza col 6556, posticipato in partenza da Campo Marte alle 8.30.
Per il treno 11801 viene, invece, posticipata la traccia di 4 minuti da Prato e di 3 minuti da Campo Marte, per consentire la corrispondenza con il 3159 a Campo Marte, garantendo così un ulteriore servizio nell’area metropolitana.
Altra novità riguarda l’incrocio nella stazione di Figline dei treni 11803 e 11805: con il nuovo orario il treno 11803, che è lento e prevede un maggior numero di fermate, darà la precedenza all’11805 che è il treno più veloce.
Soddisfatto il portavoce del Comitato Maurizio Da Re -“Viene accolta in pieno la richiesta dei pendolari del Valdarno che a decine stavano sottoscrivendo la petizione da consegnare al presidente Rossi lanciata da appena due giorni che sarà sospesa”.
“Quello che vorrei trasmettere agli utenti di una linea difficile qual è l’aretina – spiega l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – è che ogni spostamento, anche di pochi minuti, deve fare i conti con l’affollamento di questa tratta, che deve sopportare il traffico dei treni Av, il cui numero è in preoccupante aumento, quello dei treni interregionali e dei regionali.
Abbiamo ottenuto da Rfi, non solo che i regionali continuassero ad avere accesso alla Direttissima, ma anche che si cercasse “ nel rispetto dell’attuale cadenzamento orario “ una soluzione che potesse garantire maggiore regolarità. La soluzione proposta, che entrerà in vigore con il cambio-orario, è quella di spostare dal minuto 9 al minuto 13 il cadenzamento dei treni del memorario, creando un cuscinetto tra l’arrivo dei treni e la ripartenza, utile ad assorbire eventuali irregolarità”.La linea ferroviaria del Valdarno, come si evidenzia chiaramente in questo caso, incarna appieno tutte le difficoltà della convivenza tra l’alta velocità, su cui si è investito a pioggia, e il servizio locale usufruito comunque da tantissimi utenti; ora si comincia finalmente a vedere una volontà di Rfi di potenziare anche la cosiddetta linea lenta.
Dida foto: Edoardo Abruzzese, Firenze, Stazione di Santa Maria Novella, 27 settembre 2015