di Claudio Molinelli – Questo il titolo del volume che Roberto Alborghetti ha dedicato a Papa Francesco e al suo contatto con l’universo della scuola.
Roberto Alborghetti, giornalista e scrittore, direttore del periodico AGeSC “Atempopieno”, è anche l’autore di “Francesco”, la prima grande biografia illustrata di Papa Francesco. Nel 40° anno della fondazione dell’AGeSC, Alborghetti ha approfondito il tema della “passione educativa”del nostro Papa con questo nuovo libro di cui Maria Grazia Rodigari, missionaria in America Latina, è autrice della traduzione dei testi originali di Bergoglio dalla lingua spagnola.
La pubblicazione, 170 pagine e 27 capitoli, è edita da AgeSC, acronimo dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche che ne cura anche le presentazioni; il volume racconta in modo originale e coinvolgente gli anni di Papa Francesco nel mondo della scuola. Attingendo a materiale completamente inedito indaga il rapporto costruito nel tempo con il mondo della scuola, ma anche e soprattutto le tematiche educative care al Pontefice, le attività pastorali avviate nell’arcidiocesi di Buenos Aires, la “lezione di vita” di un vescovo che, come successore di Pietro, non smette mai di essere maestro ed educatore. Per questo l’ultimo capitolo è dedicato al racconto dello straordinario incontro del Papa con il mondo della scuola italiana in Piazza San Pietro, nel maggio 2014.
Il libro è suddiviso in due parti, divise in capitoletti. Un ampio spazio è dedicato alla formazione scolastica di Bergoglio, partendo dai banchi delle primarie fino agli studi teologici. Per il futuro Pontefice la prima scuola è il focolare domestico, seguito dalle scuole primarie e dalla figura del maestro. Bergoglio rimase sempre legato a Estela Quiroga, sua maestra elementare a Buenos Aires, morta quasi centenaria nel 2006. Fu proprio questa figura semplice a farlo innamorare dello studio: la scuola diventò allora un luogo dove l’ozio è bandito.
Il titolo “Quando il giorno era una freccia” è ispirato a una frase pronunciata dall’allora padre Jorge Mario Bergoglio nel ricordare il suo intenso e felice periodo trascorso presso la Scuola dei Salesiani a Ramos Mejia (Buenos Aires). «Ci si immergeva – ha scritto Bergoglio – in una trama di vita, preparata in modo che non ci fosse tempo ozioso. Il giorno passava come una freccia senza che uno avesse il tempo di annoiarsi. Io mi sentivo sommerso in un mondo che, sebbene preparato artificialmente con risorse pedagogiche, non aveva nulla di artificiale».
Ma la scuola è anche un grande fattore di sviluppo personale e collettivo; la seconda parte del libro si occupa delle attività educative e pastorali di Bergoglio; infatti, come ha scritto il Pontefice in un messaggio del 7 agosto dello scorso anno ai rappresentanti dell’Unione Docenti della Provincia di Buenos Aires e all’Associazione “La Alameda”, che si batte contro il lavoro in regime di schiavitù e contro l’emarginazione nella metropoli argentina: “l’educazione è la chiave per tutto il cambiamento e lo sviluppo sociale. Salute, educazione, lavoro sono prioritari per la società». Una conferma della centralità del tema educativo nel pensiero di Papa Bergoglio sempre attento e sensibile alle emergenze sociali.
Giovedì 4 dicembre 2014 , alle ore 21.00, nella Sala delle Eroine del Comune di Pontassieve, in via Tanzini 30, ha luogo la presentazione del libro nell’ambito del nostro territorio: sicuramente uno spazio per pensare!