a cura di Mariantonietta Rasulo – PrimOlio 2013: un’edizione davvero speciale!
La premiazione si è svolta il 1° dicembre scorso all’Antico Spedale del Bigallo dove contestualmente i produttori di vino e olio di Bagno a Ripoli hanno incontrato gli operatori commerciali di Russia, Germania e Svezia.
Il primo premio, il Gocciolatoio d’oro, realizzato dalla bottega fiorentina di arte orafa Penko secondo le antiche tecniche orafe rinascimentali, è andato all’azienda agricola Reto di Montisoni.
Il secondo posto all’azienda Fattoria di Ramerino; il terzo posto all’azienda agricola allevamento dell’Apparita; al quarto posto l’ azienda agricola Il Colle; al quinto posto Villa Dauphiné di Osteria Nuova/San Donato in Collina.
Il premio speciale per l’azienda non di Bagno a Ripoli è andato all’azienda Poggio di Montepescoli di Pelago. Il secondo e il terzo classificato e la prima azienda non ripolese hanno ricevuto l’effigie dello Stemma degli Oliandoli.
“Prim.Olio 2013 ha visto un salto di qualità rispetto agli anni scorsi, per più motivi – hanno dichiarato il sindaco di Bagno a Ripoli Bartolini e il vicesindaco Calvelli, – un salto che per le aziende del settore è dato dalla sinergia fra la manifestazione e il progetto Vpl di Valorizzazione degli oli Igp Colline di Firenze e Dop Chianti Classico, cofinanziato da Camera di Commercio, Comuni di Bagno a Ripoli e Impruneta e realizzato da Qualitas che ha portato operatori russi, svedesi, tedeschi a incontrare le aziende del territorio. C’è poi la crescita del livello qualitativo, già molto alto, dei nostri extravergini, come ha sottolineato il Capo Panel della Camera di Commercio. Questo ha fatto sì che anche i frantoi si adeguassero alla forte richiesta di qualità da parte dei produttori, particolarmente proficua la collaborazione con il Comune di Impruneta, un allargamento del raggio d’azione molto positivo. Da segnalare il successo dell’olio prodotto dalle scuole del primo istituto comprensivo di Bagno a Ripoli: se avesse partecipato alla gara sarebbe arrivato almeno terzo! Questo perché bambini, docenti, genitori e parenti, che ringraziamo, si sono attenuti alle regole di come si colgono le olive, di come si conservano e si frangono in giornata. “(…)