a cura della redazione di OrientePress – E’ ancora in vigore dalla scorsa estate l’ordinanza (n. 333 del 27/07/2011) che invita ad un uso consapevole dell’acqua. La carenza di acqua è ormai conclamata e l’ordinanza dell’anno scorso è oggi più che mai necessaria. Ha piovuto pochissimo. Le precipitazioni degli ultimi tre mesi nel territorio sono state inferiori del 50% rispetto al 2011 e addirittura del 70% rispetto al 2010. Gli invasi sono in sofferenza e le previsioni al momento non lasciano prevedere precipitazioni in grado di arginare l’emergenza. Per il territorio del Levante, inoltre, si segnala che l’invaso di Bilancino ha un volume massimo di 69 milioni di metri cubi, mentre il volume attuale è di 37 milioni di metri cubi, con un volume utilizzabile di soli 26 milioni.
Per questo motivo si ricorda che su tutto il territorio è disposto il divieto di servirsi dell’acqua potabile erogata dagli acquedotti comunali per usi non strettamente domestici. Tutto ciò al fine di evitare probabili, anche se momentanee, mancanze di erogazione. Inoltre è necessario assicurare l’acqua potabile per i fabbisogni alimentari e domestici allo scopo di tutelare l’igiene e la sanità pubblica; è dunque fatto divieto di usare acqua per innaffiare giardini, per uso agricolo, per uso cantiere, per lavaggio di macchine o attrezzi di qualunque specie ed in genere per qualsiasi altro uso che non sia strettamente domestico.
La verifica circa il rispetto dell’ordinanza è stata demandata ai Carabinieri, alla Polizia Municipale ed agli incaricati degli acquedotti. Ognuno di essi, nell’ambito della propria competenza, rileva le eventuali infrazioni degli inadempienti.