di Claudio Molinelli – Continuano a Figline Valdarno incontri e iniziative per garantire un futuro all’Ospedale Serristori. Nei giorni scorsi si sono registrati due importanti momenti di confronto.
Il 10 ottobre il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, è stato ascoltato, insieme al sindaco di Incisa, Fabrizio Giovannoni e al Consiglio comunale figlinese, dalla IV Commissione regionale Sanità.
“Oltre al sindaco di Incisa e ai consiglieri comunali – ha commentato Nocentini – con me c’erano idealmente anche i 10mila firmatari della petizione per la difesa dell’ospedale e le 1500 persone che lunedì hanno manifestato in piazza Ficino a Figline. Ad oggi sono uno di quei pochi sindaci che non hanno voluto firmare i Patti territoriali perché per il Serristori mancavano le garanzie adeguate, pre-requisiti fondamentali come il Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24 con sub-intensiva, nonché un utilizzo più produttivo delle nuove sale operatorie e della nuova radiologia. Dell’audizione di oggi valuto positivamente la proposta del consigliere Ciucchi del Psi (condivisa anche dal presidente Remaschi del Pd e dal consigliere Mugnai del PdL) di riaprire la discussione non appena il nostro protocollo-patto territoriale sarà presentato dagli assessori regionali alla Commissione Sanità”.
Come hanno confermato Ciucchi e Mugnai, anche nella nuova bozza del piano socio-sanitario è previsto che il destino degli ospedali di prossimità sia contrattato attraverso la firma di un patto territoriale con i sindaci interessati. Per questo la Commissione chiederà un confronto, già nelle prossime settimane, con l’assessore regionale.
Il 12 ottobre scorso si è poi tenuta una tavola rotonda sul futuro dell’Ospedale presso il Circolo Fanin di Figline Valdarno, cui sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco figlinese Nocentini, i parlamentari Elisa Simoni e Massimo Artini, la consigliera comunale Clara Mugnai, rappresentante del Comitato Salvare il Serristori, e il dottor Alberto Appicciafuoco, direttore sanitario dei presidi ospedalieri dell’Asl 10 ( di cui fa parte anche l’Ospedale santa Maria Annunziata). E proprio da quest’ultimo sono arrivate parole più rasserenanti sulle prospettive dell’ospedale valdarnese. Appicciafuoco infatti ha affermato che nel Pronto Soccorso arriveranno due figure professionali specializzate e che saranno addestrati per le urgenze altri medici, chirurghi e internisti, in forza alla struttura sanitaria. Ha quindi smentito l’assenza della chirurgia intensiva il sabato e la domenica, poiché l’ospedale è dotato di posti letto in sub-intensiva per garantire sicurezza agli interventi. Anche il problema degli anestesisti verrebbe superato, dal momento che i due presidi rappresentano un’unica struttura ospedaliera che consente un intercambiabilità del personale.
Tutto ciò consentirebbe finalmente al Serristori di superare una posizione di penalizzante isolamento all’interno della rete ospedaliera dell’Asl.
Si attendono ora le prossime mosse dell’azienda sanitaria.