di Nadia Fondelli – Alcuni anni fa e se la mente non m’inganna era il 2007 ebbi modo di leggere la sua opera prima “E’ l’uomo per me” e ne rimasi affascinata.
La trama che scorreva con leggerezza fra le righe, l’ironia astuta al limite del sarcarsmo con cui riusciva a scandagliare una tipologia infinita su caratteri e caratteristiche maschili mi colpì molto così come la simpatia spontanea e gli occhietti azzurri vivissimi dell’autrice.
Oriana Guarino è una salentina più o meno cinquantenne che vive bucolicamente in una distesa di olivi e alberi da frutta nel Valdarno ed è ancora viva sebbene lavori da due decenni nella scuola insegnando storia e filosofia; così si legge nella sua biografia.
Un’autopresentazione significativa che conferma le (positive) sensazioni che ebbi dopo la lettura del primo libro di questa scrittrice che ha peraltro l’ingrato compito di scrivere con un nome di battesimo così impegnativo.
“Il bigodino di Rosalba” sottotitolo “la filosofia è ovunque o in nessun luogo?” è il suo secondo lavoro librario da poco uscito in un volumetto da leggere con il sorriso sulle labbra dove la nostra, senza annoiare, ma anzi con la tradizionale e quasi cinica ironia si spinge addirittura a filosofeggiare sulla filosofia; quella stessa materia che mastica nel quotidiano dalla cattedra delle aule scolastiche.
Ma cos’è la vita e cos’è la filosofia? Dove e come s’incontrano e si mescolano nel quotidiano? Domandoni esistenziali all’apparezza, perfetti per un tomo didattico che manda in letargia il lettore, ma non per la Guarino che, appunto con intelligenza, competenza e sarcasmo smonta pezzetto per pezzetto i maestri pur rispettandoli e ci conduce in un viaggio filosofico iniziato nell’arrotolamento di un bigodino sulla sua chioma da parte di Rosalba, la sua parrucchiera, che gli dal’involontario là per questo viaggio.
Passando dal parrucchiere, al meccanico, dal podologo, a casa, al lavoro, al ristorante, in autostrada e persino nel bagno saremo immersi in una serie di perchè e punti interrogativi.
Saremo indotti a rifletterte sulla filosofia occidentale e sulla saggezza orientale passando anche da argutissime lezioni di comunicazione e marketing forse solo alla lettura superficiale involontarie.
Difficile davvero indagare sul senso stesso dell’esitenza senza annoiare, ma anzi facendo sorridere, ma questa orignale “prof” prestata alla letteratura per diletto ci riesce eccome.
Il libro è davvero interessante e ricco di episodi al limite del surreale in alcuni casi, ma in ognuno di essi ci si può specchiare e proprio questa osmosi rende percepibile anche per i profani una materia considerata seriosa e noiosetta.
E sel la “prof” riesce ad affascinare anche gli alunni con cui si confronta sotto mentite spoglie sul web, beh che dire… anch’io avrei trovato la mia professoressa ideale di filosofia.
Da leggere assolutamente, ma ahimè, come capita a tutti gli autori poco strombazzati e alle piccole case editrici che non finiremo mai di ringraziare per darci queste perle; il libro si può ordinare sul web.
Oriana Guarino: “Il bigodino di Rosalba. La filosofia è ovunque o in nessun luogo?”. Panda Edizioni: www.pandaedizioni.it/dett_libro.asp?id=19059
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