di Claudio Molinelli
Pontassieve in questi giorni ospita le riprese di un film molto atteso: “Universale” del regista Federico Micali, le cui scene vengono girate presso il “vecchio” cinema Italia, dove è stato ricostruito lo storico cinema fiorentino di via Pisana di Firenze attorno al quale è ambientata la storia del film.
Che cos’era il cinema Universale? Per gli appassionati di cinema dell’area fiorentina che hanno più di quarant’anni rimane un luogo mitico e unico, una sorta di faro che illumina la memoria delle cose più care. Un cinema d’essai, nel quale si entrava a due lire, e non di rado a sbafo e che era popolato da una fauna a dir poco variegata e pittoresca, essa stessa autentico spettacolo. Aperto dagli anni ‘40 fino al 1989, è stato chiuso nel 1990, alla morte del suo proprietario, il “mitico Manlio Bracciotti”.
Soprattutto negli anni ’70 e 80 è stato ritrovo frequentatissimo e popolare, fino a diventare dietro l’apparenza del cinema d’essai una sorta di luogo cult della controcultura fiorentina e delle sue espressioni più libertarie e anarchicheggianti.
“Oggi l’Universale, con i suoi personaggi culto, i modi di dire nati fra le sue mura, rimane nel cuore dei fiorentini come un angolo epico della storia recente di Firenze”( Matteo Poggi, Breve storia del cinema Universale, Polistampa 2001).
Come si afferma nel magnifico film di John Ford “L’uomo che uccise LibertyValance”: “qui siamo nel west, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda”, così è per l’Universale, la cui storia è segnata da episodi ai confini dell’incredibile, come il grido: “abburraciugagnene” che accompagnò una famosa scena de”L’ultimo tango a Parigi”, o l’irruzione in sala di una Vespa durante le proiezioni.
L’opera cinematografica, prodotta da L’Occhio e La Luna, sarà girata in quattro settimane tra Pontassieve, Firenze e altri luoghi della Toscana. Le strade del quartiere fiorentino di San Frediano sono le protagoniste di gran parte degli esterni. Fra gli ambienti previsti dalla sceneggiatura, anche la redazione di Controradio negli anni ‘80 e la Rokkoteca Brighton del primo concerto dei Litfiba. Gran parte delle riprese si svolgono, però, a Pontassieve dove il cinema Universale rivivrà grazie agli interni del cinema Italia “che conserva – ha detto Micali – il sapore del cinema storico con le cosiddette “seggioline” in legno e particolari molto vicini a quei cinema lì. Pur essendo diverso dall’Universale è comunque molto fedele alle sue atmosfere”.
Nel cast, accanto ai giovani attori Francesco Turbanti, Matilda Lutz e Robin Mugnaini figurano i nomi di Claudio Bigagli, Paolo Hendel, Anna Meacci, e la partecipazione speciale di Vauro e Marco Cocci; la Bandabardò cura la colonna sonora originale.
Federico Micali, documentarista attento alla riscoperta delle memorie di Firenze, ha già realizzato un documentario su questo soggetto, tratto dal libro che abbiamo prima citato. Ora ha scritto questo film insieme a Cosimo Calamini (giovane sceneggiatore e scrittore fiorentino) e Heidrun Schleef, una delle più note sceneggiatrici italiane, Palma d’oro a Cannes con Nanni Moretti.
Il film ha ottenuto il finanziamento della Regione Toscana e del Ministero per i Beni e le attività Culturali; inoltre ha potuto contare su un finanziamento popolare che ha raccolto 20000 euro, a ulteriore testimonianza dell’affetto di tanta gente per quello che è stato molto più di un cinema.
Si può partecipare alle riprese del film nei giorni di sabato 25 ottobre e sabato 8 novembre, previo contatto con la produzione alla mail del film: casting@universaleilfilm.it.
Info: http://www.universaleilfilm.it/ www.locchioelaluna.it
ufficio stampa: pscomunicazione@gmail.com; Antonio Pirozzi – 339 5238132