– a cura della redazione di OrientePress –
Nuove assunzioni in Regione. Un bando è stato appena pubblicato: 89 posti per laureati, funzionario amministrativo profilo D. Va bene qualsiasi laurea, triennale compresa. Un secondo concorso (84 posti da assistente amministrativo, profilo C, sufficiente il solo diploma) uscirà entro un paio di settimane. E poi, questione di qualche mese, sarà la volta di profili più tecnici e specifici, per almeno alcune altre decine di posti di lavoro.
“Veniamo da una stagione in cui abbiamo dovuto e voluto essere sobri, recuperando risorse senza perdere efficienza e servizi – spiega l’assessore al bilancio e al personale, Vittorio Bugli -. Nell’arco di una legislatura abbiamo risparmiato 5 milioni sui costi della politica e oltre 25 milioni sulla spesa per il personale prima di aver assorbito funzioni e dipendenti (1098) dalle Province e altri 41 da altri enti. Siamo partiti dall’alto: dal numero di consiglieri regionali e assessori, dall’abrogazione dei vitalizi, dalla riduzione dei costi per il personale addetto alla politica. Sul personale abbiamo cancellato le figure dei direttori di area e razionalizzato e riorganizzato alcuni settori approfittando di 255 prepensionamenti legati alla pre-Fornero, dichiarando quei posti in sovrannumero”.
Dal 2018 al 2021 sono attesi però almeno 338 pensionamenti. La Regione ha cambiato peraltro pelle: non è più solo un ente che programma e legifera solamente. “A tirare ulteriormente la cinghia si rischiava di romperla – dice Bugli – e visto che il Parlamento ha sbloccato il turn-over, ovvero la possibilità di sostituire chi va in pensione, abbiamo deciso di tornare ad assumere. Un’occasione anche per abbassare la media dei dipendenti della Regione, che è 53 anni, e ringiovanire il personale con nuovi laureati”.
Oltre che in Giunta e in Consiglio, assunzioni ci saranno anche in Arti, l’agenzia per il lavoro che gestisce i Centri per l’impiego, che da un paio di anni sono tornati sotto la direzione della Regione.