– a cura di Edoardo Abruzzese –
In tempo di covid noi crediamo sia ancora più importante dedicare spazio e attenzione a quella cultura della bellezza che adesso è così difficile ritrovare!
“Bisogna che la mia prosa eguagli lo splendore delle tue stoffe tratte dai secoli e fatte più belle”
Così scriveva Gabriele d’Annunzio a Giuseppe Lisio, in un carteggio datato 27 agosto 1931, nutrito di parole di apprezzamento e sincera devozione per i preziosi tessuti di
Mastro Lisio.
Quel tessitore d’ogni colore di origine abruzzese che nel 1906 decise di trasferirsi a Firenze e iniziare l’intenso lavoro di setaiolo; l’intento è quello non solo di recuperare, ma di far riscoprire alle nuove generazioni i fasti di quell’ Arte della tessitura a mano che rese Firenze famosa nel mondo.
Nacque così l’Arte della Seta Lisio: nell’atmosfera magica della bottega rinascimentale cominciarono a vedere la luce splendidi capolavori tessili in seta, oro e argento.
La figlia di Giuseppe, donna Fidalma, desiderosa di tutelare il lavoro del padre e di continuarne l’attività manifatturiera, prende in consegna, dopo gli anni ‘50, il prezioso archivio.
E’ il 1971, la Fondazione Arte della Seta Lisio diventa una realtà: le antiche tecniche di lavorazione riprendono vita, i preziosi telai a mano, opere d’arte di un tempo lontano, si rimettono in movimento sotto le mani sapienti di maestri tessitori.
L’arte della tessitura a mano di preziosi filati si tramanda fino ai giorni nostri.
E’ il sogno Lisio che, dal verde delle colline fiorentine continua a sedurre chi, come noi, abbia avuto la fortuna di scoprirlo!!