di Claudio Molinelli

La Asl rassicura il sindaco sugli impegni presi.

Nuovo confronto dialettico sul presente e il futuro dell’ospedale Serristori tra il sindaco di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e il responsabile dei presidi ospedalieri dell’Azienda sanitaria di Firenze Alberto Appicciafuoco.
Il sindaco Mugnai aveva inviato una lettera al commissario dell’Azienda sanitaria dell’area vasta centro, Paolo Morello Marchese, per «chiedere delucidazioni sulle future attività sanitarie previste presso l’Ospedale Serristori, alla luce di quanto apparso su alcuni media locali per voce delle Rsu Cobas della Asl 10 Firenze. In particolare riguardo alle presunte azioni tese, -riporto testualmente-all’affossamento della chirurgia, alla cancellazione dei posti di psichiatria e alla riconversione dell’oncologia».

La dettagliata risposta del dottor Appicciafuoco smentisce le pessimistiche ipotesi di cancellazione e smantellamento
1. La psichiatria verrà spostata dal secondo piano al primo, nei locali adiacenti alla chirurgia non appena ristrutturati, in una superficie equivalente a quella attuale dove verranno svolte le identiche attività attualmente erogate senza alcuna cancellazione di posti letto.
2. L’oncologia non verrà riconvertita in ematologia, ma verrà potenziata ampliando il day hospital oncologico ed affiancata da una struttura di immunoematologia affidata ad uno stimatissimo professionista conosciuto ed apprezzato anche in zona, il dottor Varesco Martini. L’attività delle due strutture verrà implementata impiegando personale medico operativo all’ospedale dell’Annunziata, specializzato in campo oncologico ed ematologo.
3. La chirurgia continua ad essere eseguita tanto in day surgery quanto in week surgery ed è del tutto infondato che ci siano ipotesi di contrazione, anzi, è prevista la valorizzazione del Serristori come presidio specializzato per alcune discipline a livello aziendale, per esempio l’oculistica e l’attività in videolaparoscopia.
4. I posti letto dell’ospedale Serristori, così come quelli di tutti gli altri presidi ospedalieri fiorentini, sono stati riorganizzati fino al 31 dicembre prossimo prorogando la riduzione estiva equivalente all’8,7% dell’offerta anche in virtù della possibilità di trasferimento presso le strutture convenzionate.

L’Azienda sanitaria di Firenze, dunque, ribadisce gli impegni presi con le amministrazioni locali in più di una occasione: con la firma di un patto territoriale, nel confronto in consiglio comunale, e nei continui contatti con i sindaci di quel territorio.

Soddisfatta a metà il sindaco Giulia Mugnai che così commenta :

Abbiamo inviato una lettera formale alla Asl per richiedere spiegazioni su quanto riportato e oggi riceviamo una risposta perentoria su alcuni punti, che conferma l’impegno dell’Azienda sul progetto generale di riqualificazione della struttura in cui si prevede infatti lo spostamento della psichiatria (senza riduzione di posti letto) per far spazio al nuovo day hospital oncologico. Questo è uno dei punti più qualificanti della ristrutturazione, un percorso sanitario che verrà affidato al dottor Varesco Martini, per il quale nutriamo tutti grande stima e fiducia: è un progetto ambizioso che proviene da una importante donazione fatta dal Calcit e che, dopo una fase di progettazione già ultimata, ora è in attesa solo della partenza dei lavori”.

Dalla Asl abbiamo ricevuto rassicurazioni anche sulla chirurgia in day surgery e week surgery ma l’estensione dell’orario estivo con relativa riduzione di posti letto ci lascia molto perplessi. Sappiamo che si tratta di un provvedimento spalmato su tutti i presidi ospedalieri della Asl 10 a conseguenza dei tagli alla Sanità, ma vorremmo conoscere maggiori informazioni su un orario che di certo non è più estivo ma autunno-inverno. Sollecitiamo quindi la Asl a motivare ulteriormente questa scelta e a fornire tempi certi anche per quanto riguarda le nuove specializzazioni ed il grande progetto di riqualificazione da 6,5 milioni di euro. Questo è un punto cruciale per il rilancio dell’ospedale Serristori, un punto essenziale dei Patti territoriali siglati nel 2013 e su cui vigileremo con tutti i nostri mezzi”.

 

Una cosa appare certa: il continuo balletto di voci sul Serristori e il ripetersi dei comunicati tra le varie autorità istituzionali, e non, testimonia un permanente stato di conflittualità e di incertezza che ormai doveva essere superato, in cui gli accordi raggiunti devono essere ogni volta riconfermati. Nella migliore delle ipotesi si confermano comunque tempi di realizzazione molto lunghi, con l’effetto di indebolire le certezze e le speranze di tutta la popolazione del Valdarno interessata alle sorti dell’ospedale di antica quando consolidata tradizione.