– servizio a cura di Beatrice Granucci – Foto di Edoardo Abruzzese
Noi dell’Associazione I profumi di Boboli abbiamo intrapreso da tempo un percorso di ricerca per riuscire a decodificare con sempre maggiore precisione quel linguaggio eterno e universale che rappresenta lo strumento attraverso il quale la Natura dialoga con gli umani e di cui il profumo è la sua magica espressione.
Non potevo tralasciare l’opportunità di Pitti Fragranze 2023, un evento appena concluso alla Leopolda di Firenze.
Percezione reinventata : il tema di questa edizione, una grammatica tutta da consultare!
Un osservatorio, un percorso multisensoriale, nasi di fama e artwork, intelligenza artificiale e nuove tecnologie, tutti al servizio della scoperta di nuovi orizzonti in grado di permettere la lettura di quel linguaggio dei fiori che si esprime attraverso la fragranza.
Fragranze che sanno di mare, note agrumate, fiori d’arancio, limone, e poi l’elicriso, caratteristico
della nostra macchia mediterranea: una emozione che mi appartiene!
E che dire dell’iris, la violetta, il sandalo, il muschio bianco, lo zafferano, il legno di
quercia, la menta verde, fragranze che appartengono alla mia identità!
Esco da Pitti Fragranze e comincio a farmi tante domande…
Dopo attenta riflessione mi rendo conto che la risposta è una sola: un profumo!!!