– a cura della redazione di OrientePress – foto di Edoardo Abruzzese –
Ecco i dati!
1.156 milioni di euro: è questo il valore economico prodotto in un anno dalle 89 Dop e Igp della Toscana. Un risultato che colloca la Toscana al quinto posto della classifica delle produzioni certificate italiane secondo quanto emerge dal XVIII Rapporto Ismea-Qualivita recentemente presentato .
L’accurata fotografia annuale del settore (i dati si riferiscono al 2019) mostra come le denominazioni di origine abbiano mantenuto fino all’anno scorso un notevole trend di crescita che sicuramente ha consentito di attutire gli effetti negativi della pandemia.
Rispetto a un dato economico nazionale di 16,9 miliardi di euro (tanto è stato prodotto nel 2019 dalle 838 Dop e Igp), il contributo delle denominazioni di origine toscane è più che significativo: la Toscana con le sue 89 denominazioni di origine (solo il Veneto ne ha altrettante) ha un impatto produttivo che supera il miliardo e mezzo (1.560), pari al 6,9% del prodotto nazionale. Ed è un dato in crescita: +4,5% rispetto al 2018. La nostra regione è in pole position soprattutto grazie alla produzione vinicola: le 58 Dop e Igp producono un valore di vino imbottigliato superiore al miliardo di euro (esattamente 1.004) con un +4% rispetto al 2018. Il dato numerico complessivo colloca la nostra regione al secondo posto dopo il Veneto.
In crescita sono anche le nostre produzioni food: 31 Dop e Igp che producono un valore economico di 152 milioni (+ 5,7% rispetto al 2018). In quest’ambito la Toscana è ai vertici in particolare per la produzione di olio e carni fresche.
E’ chiaro che questi dati relativi al 2019, non potranno essere confermati per l’anno in corso per gli effetti della pandemia che ha imposto notevoli limitazioni soprattutto per gli scambi oltreconfine, ma il valore delle produzioni e la capacità organizzativa dei consorzi sono sicuramente in grado di garantire la tutela e il sostegno collettivo di tutti i produttori associati.
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