a cura della redazione di OrientePress – foto di Fiorenzo Toniutti –
Nell’immaginario collettivo che cosa si intende con la parola “ritratto”?
Ritratto è immagine, raffigurazione, fotografia, effigie, disegno, dipinto…
Ma non basta!
Il ritratto non è mai una vera riproduzione meccanica, per quanto perfetta, delle fattezze.
Nel “ritratto” entra in gioco la sensibilità di colui che ritrae: nel processo creativo, nella scelta del soggetto, della posa, dell’espressione, delle finalità della sua opera del proprio gusto, del proprio tempo e della propria storia!
Il ritratto di Fiorenzo Toniutti è tutto questo… e qualcosa di più!
Una mostra dell’artista nel 2019, a Villa Vertua Masolo a Nova Milanese, si intitolava, appunto “sguardi” : il volto, dunque, il ritratto…
Perchè il volto è sguardo, è domanda su di sé e sulla vita, è ricerca di un’identità, di una verità intima, che l’arte, quando è tale, fa sua.
E’ trascorso un secolo dalla scomparsa di Giacomo Puccini.
Le principali Istituzioni pubbliche e private hanno ricordato, in modi diversi, l’opera e la figura del grande musicista : “L’altro Giacomo” l’evento realizzato al Teatro della Pergola a Firenze dalla Regione Toscana “ o “Sulle note di Puccini” lo spettacolo organizzato dalla Libreria Gioberti (dove si è appena conclusa l’ultima mostra di Toniutti) e dall’Opera Salesiana alla Sala Esse in programma il 27 novembre prossimo…
Alla ricerca del “ritratto” di Giacomo Puccini !
“ma resta il volto ad essere mediazione tra l’anima e il corpo. All’io narrante è il volto che interessa, che riesce a coglierne aspettative e sogni, perché lo sguardo è il centro dell’universo di ogni uomo”. (Carlo Franza)