a cura della redazione di OrientePress – In occasione della Festa della Toscana, che quest’anno ha come tema “Una storia, tante diversità ancora in viaggio”, l’Amministrazione comunale di Pontassieve ha scelto di realizzare due iniziative in collaborazione con il Circolo didattico di Pontassieve e con l’Istituto superiore “Balducci”.
Giovedì 29 novembre alle ore 10,00 va in scena una rappresentazione teatrale del regista Dimitri Frosali, realizzato dal Laboratorio Teatrale Amaltea di Montespertoli, dal titolo “Viaggiatori”: uno spettacolo gratuito realizzato per le scuole e per la cittadinanza e allestito al Cinema Accademia. Sono 4 monologhi incentrati su altrettanti viaggi, quelli di Vespucci, Verrazzano, di un italiano emigrato in America e di un migrante iracheno in viaggio verso l’Europa. Situazioni di viaggio estreme e assai differenti. Quattro tipi di migrazioni dell’uomo che si confrontano tra periodi, luoghi e aspettative diverse.
L’altro evento ha invece come scenario il Borgo di Pontassieve e vede come protagonisti i figuranti del Corteo Storico di Pontassieve. Sabato 1 dicembre alle ore 10.00 per le vie del paese, un condannato a morte, incatenato mani e piedi, compie il suo ultimo viaggio verso il patibolo. L’esecuzione capitale coincide con il giorno dell’abolizione della pena di morte e quindi il condannato verrà graziato in extremis di fronte al boia. Figuranti, musici e danzatori accompagnano il prigioniero nel tragitto che va da Piazza Verdi di San Francesco attraversando il Ponte Mediceo e passando poi per il Borgo, fino a raggiungere Piazza Cairoli. I giorni precedenti l’iniziativa una rappresentanza del Corteo – con un figurante che indossa i panni del Granduca Leopoldo – girerà in tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio per leggere il proclama dell’abolizione della pena di morte. I bambini della primaria si preparano all’incontro grazie al lavoro che la Direzione didattica di Pontassieve sta organizzando insieme al Comune.
Dal 2000 il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una legge per celebrare la Festa della Regione Toscana, una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro che si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà. La Regione ha istituito la festa commemorativa il 30 novembre, per ricordare il giorno in cui ricorre l’anniversario della abolizione della pena di morte, promulgata nel 1786 da Pietro Leolpoldo di Lorena, Granduca di Toscana. Con tale Riforma, che del Granduca fu “monumento e gloria”, secondo uno storico del primo Novecento, la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte, una delle pratiche più incivili perpetuate fino ad allora da tutti i governi, “conveniente – secondo Pietro Leopoldo – solo ai popoli barbari“. Il 30 novembre, perciò, non è una data fondamentale solo per l’antico Granducato di Toscana o interessante per coloro che si occupano di storia, è soprattutto il primo giorno di una storia nuova per tutti gli uomini dal XVIII secolo ai nostri tempi.