di Claudio Molinelli – “… ma per seguire virtute e canoscenza”, i celebri versi di Dante ci sembrano i più opportuni per parlare della vicenda della Città della Scienza di Napoli, a distanza di quasi un anno dall’incendio doloso che l’ ha distrutta.
“La scienza è di tutti”, l’ affermazione di Margherita Hack con la quale la Fondazione Idis ha avviato la ricostruzione del sito scientifico napoletano, contiene una grande verità.
La scienza, il sapere è infatti un patrimonio comune, un bene prezioso di tutta la comunità: la ferita inferta a una sede culturale così importante è una ferita globale che ci tocca tutti, da nord a sud.
E non è un caso che i “bruti” della malavita abbiano preso di mira questo sito per affermare i propri anti-valori basati sulla negazione del sapere e della conoscenza.
La Città della Scienza è un polo museale e scientifico aperto a Napoli, nel rione Bagnoli, nel 1996 e costituito da un museo scientifico interattivo, un incubatore di imprese e un centro di formazione, divenuto subito un punto di riferimento per il mondo accademico e simbolo culturale dell’intero territorio. La notte tra il 4 e il 5 marzo 2013 un incendio doloso sviluppatosi da più parti ha distrutto 4 dei 6 capannoni con tutti i beni in essi contenuti.
Si è rapidamente costituito un comitato per la ricostruzione, su iniziativa del premio Nobel Carlo Rubbia e coordinato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza. La campagna di solidarietà ha coinvolto ad oggi più di 400.000 persone, scuole, aziende, enti e fondazioni e ha raccolto una somma di circa un milione e duecentosettantamila euro.
Il 7 novembre 2013 il museo ha ribadito il significato della struttura con l’allestimento della mostra”Futuro remoto 2013” dentro capannoni prefabbricati.
Il 4 marzo 2014 il polo sarà nuovamente aperto al pubblico per l’intera giornata per festeggiare tutti coloro che si sono mobilitati per la ricostruzione.
E’ prevista in quella data la firma dell’accordo di Programma Quadro fra le Istituzioni nazionali e locali e l’Associazione Idis per la ricostruzione del “Science Centre” prevista per il 31 dicembre 2016.
Più volte anche da questa rete abbiamo invocato “Se ognuno facesse la sua parte!”
Firenze l’ha fatta! Si è mobilitata in aiuto della Città della Scienza con il progetto “Pulsazioni” che ha coinvolto un pull di istituzioni, enti e associazioni riunite per raccogliere fondi da devolvere per la ricostruzione di una parte del museo e polo tecnologico di Bagnoli.
All’interno del progetto è stato organizzato un concerto di beneficenza venerdì 21 febbraio 2014 al Teatro Puccini di Firenze, con ingresso a contributo libero, dove si avvicendano sul palco alcuni dei principali protagonisti della scena artistica fiorentina. I brani musicali sono alternati a letture, intermezzi e sketch fino alla jam session finale sulle note di Don Raffaè di Fabrizio De André.
Promotori dell’iniziativa sono il gruppo musicale Mediterranea di Firenze, Leonardo de Lorenzo di Napoli col proprio gruppo, Arci Firenze, Associazione Libera, Camera del lavoro di Firenze, C.G.I.L. Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Napoli, Città della Scienza.