di Sofia Porcino – L’Istituto Vasari di Figline e il Balducci di Pontassieve, insieme ad altre scuole superiori di Firenze e provincia, partecipano con il loro ragazzi ai progetti integrati di istruzione e formazione per i disabili.
I giovani disabili di età compresa tra i 16 e i 18 anni iniziano un percorso formativo all’inizio della terza superiore fino alla fine della quinta. Durante questi tre anni frequentano la scuola quattro giorni a settimana mentre gli altri due giorni seguono le lezioni professionalizzanti all’interno di laboratori specifici, sia all’interno della scuola stessa che in agenzie formative locali.
I tre anni durante i quali i ragazzi alternano lezioni in aula con laboratori più specifici sono suddivisi in due: la prima parte (due anni) adibita ai corsi veri e propri e una seconda parte interamente dedicata ad una esperienza lavorativa con 500 ore di tirocinio.
Al termine delle superiori hanno dunque in mano, oltre al diploma, una qualifica professionale spendibile nel mercato del lavoro. Le indagini statistiche che seguono questi progetti evidenziano che uno su tre trova un impiego in tempi piuttosto rapidi.
I percorsi attivati nell’ambito del lavoro “ugualmente abile” sono vari, ma tutti strutturati come appena descritto: “Doc: diversamente occupati”, avviato nell’aprile del 2009 e concluso lo scorso dicembre, ha coinvolto 24 soggetti tra maschi e femmine che hanno frequentato moduli professionalizzanti per la figura di addetto ai servizi ristorativi e alla cucina, addetto all’imballaggio o al trattamento e conservazione dei prodotti agro-alimentari. I finanziamenti in merito erogati dalla Provincia di Firenze ammontano a oltre 300.000 euro. Per il progetto “Disco” (acronimo di disabilità e competenze) i fondi arrivano dalla Comunità Europea; il progetto , avviato a gennaio con chiusura prevista a ottobre 2013, ha in programma moduli formativi con qualifiche in parte rinnovate: addetto ai servizi ristorativi, sala ristorante, grafica ed elaborazione di immagini, agricoltura biologica.
Un tipo di formazione questo che non può fermarsi e che la Provincia ha intenzione di continuare a finanziare, aumentando, dove possibile, la somma degli stanziamenti economici a disposizione. I dati del Collocamento Mirato provinciale del 2011 incoraggiano questo impegno della provincia; i numeri parlano chiaro: 326 avviamenti, di cui 208 donne e118 uomini. 77 di loro hanno firmato nel corso del 2011 un contratto a tempo indeterminato full time, 47 a tempo indeterminato part time. Da aggiungere sono 48 assunzioni negli enti pubblici.
L’attenzione agli adolescenti disabili, alla loro formazione e inserimento nel mondo del lavoro è dunque un processo aperto, in continua crescita ed evoluzione e cosa ancora più importante è portato avanti in concomitanza con le richieste del mercato. I progetti attivati dalla Provincia non restano allo sterile livello delle belle intenzione ma puntano alla concretezza di risultati appaganti sia per i diretti interessati che per la società stessa, che vede la fattiva partecipazione dei diversamente abili nei suoi processi produttivi.
I due istituti del Levante Fiorentino che partecipano sono gli indici tangibili di quanto il territorio sia attento alle esigenze di questi ragazzi; molto attivo da sempre nel campo dell’integrazione e del coinvolgimento dei disabili nelle attività che il resto della popolazione svolge senza i limiti che la natura ha arbitrariamente deciso di affidare loro.
Chi desidera vedere la videointervista a Elisa Simoni, Assessore a lavoro e formazione della Provincia di Firenze , e Andrea Marchetti, Preside dell’Istituto Vasari di Figline può visitare la pagina Facebook o Twitter di OrientePress dove è disponibile il video relativo.