– a cura della redazione di OrientePress –
Sono pronte a partire, in Toscana, le prime esperienze-pilota, appena approvate dalla Giunta regionale : una sperimentazione con la quale la Regione Toscana sceglie di testare un modello di salute del territorio che prefigura un’organizzazione adeguata alle strutture anche per renderle fin da subito operative e che entro i prossimi cinque anni, sono destinate a diventare un punto di riferimento sia per le questioni legate alla salute che per le problematiche sociali di ogni cittadino.
Il progetto regionale, intitolato “Da Casa della salute a Casa della Comunità”, si basa sull’esperienza delle Case della salute, che in Toscana esistono già da tredici anni, e su una estensione delle loro funzioni sia in ambito sanitario che sociale.
La sperimentazione avverrà in ognuna delle tre Ausl della Toscana: la Società della salute di Firenze per la Ausl Toscana centro, la Zona distretto Versilia per la Ausl Toscana nord ovest e la Società della salute Amiata senese, Val d’Orcia e Valdichiana per l’Ausl Toscana sud est. All’interno di queste tre Ausl poi, sono state identificate altrettante Case della salute dove testare il nuovo modello: quelle de Le piagge (Ausl Toscana centro), di Querceta (Toscana nord ovest) e di Abbadia San Salvatore (Ausl sud est).
Il modello di Casa della Comunità che si intende realizzare è pensato per rappresentare il punto d’incontro tra soggetti, istituzioni e istanze sociali per il benessere della collettività. Sarà una struttura in cui potrà operare un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute, ma anche assistenti sociali; da non dimenticare l’inclusione di servizi consultoriali con particolare attenzione alla tutela del bambino, della donna e dei nuclei familiari.