– servizio a cura di Nadia Fondelli –
Nuovo anno “accademico” al via per la prima scuola per contadini d’Italia. Siamo al terzo biennio per questa iniziativa unica, made in Chianti, promossa dai comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, Greve in Chianti e San Casciano Val di Pesa e attivata da Chiantiform in collaborazione con le agenzie formative specializzate Coop 21, Apab, Toscana Formazione e l’Istituto Agrario di Firenze.
Nell’epoca in cui c’è un forte ritorno da parte dei giovani alla terra, questa scuola, unica nel genere e che rappresenta un esempio straordinario tutto da imitare, non poteva che nascere in una delle aree a vocazione verde più celebri al mondo.
Non è un caso che sia riconosciuta anche a livello europeo per il suo prefiggersi – oltre a formare i contadini del domani – di reinserire in percorsi formativi concreti e gratuiti i ragazzi che hanno abbandonato i percorsi scolastici.
Due classi di 30 ragazzi formano ad oggi la scuola che a breve porterà a concludere il biennio i primi 13 “nuovi”contadini, alcuni di questi neodiplomati sono già in procinto di essere assunti da aziende agricole del territorio.
A sentire proprio i ragazzi, c’è la conferma di essere davanti ad un esempio vero e concreto di inclusione.
Ragazzi di tutta Italia, di età compresa fra i 16 e i 18 anni, che hanno vivo il fervore per la terra e che hanno vissuto il Chianti come un’aula a cielo aperto dove scoprire la terra e le sue origini e poter alternare le lezioni in classe con quelle sul campo…e mai parola é più perfetta.
I ragazzi si piegano sulla schiena e si sporcano le mani, vivono la cantina in tempo di vendemmia, il frantoio nel momento della frangitura, seguono ogni processo cerealicolo e le stagioni dettate dal ritmo della natura, potature comprese.
Un successo di numero, ma anche di fatto se si parla di ragazzi che a fine aprile, per primi, si diplomeranno dopo precedenti percorsi scolastici difficili e che hanno trovato in campagna la loro strada.
“Un esperienza bellissima – racconta Marco, 20 anni di entusiasmo e un ciuffo ribelle – qui si capisce davvero come funzionano le cose. Poca teoria e tanta pratica. Ho fatto quattro anni di geometra prima di capire che dovevo realizzare il mio sogno di bambino e quello di mio nonno contadino. Anche se il mio sogno assoluto, e ci riuscirò, sarà quello di fare il trattorista.”
Francesca, l’unica ragazza del primo gruppo di allievi di anni invece ne ha 18 e alle spalle una stagione all’Istituto alberghiero. “Mi spiace che ci diplomiamo a breve perché vuol dire che la scuola finisce. Sono stati due anni bellissimi e nessuna fatica per me ragazza a stare nei campi anche se l’esperienza che ho nel cuore e che mi ha entusiasmato è stata quella in frantoio. Ecco è lì che vorrei lavorare.”
E in realtà Marco e Francesca sono due dei sei ragazzi che hanno già in tasca una promessa di assunzione da una delle aziende in cui hanno fatto lo stage.
Facendo un bilancio del primo biennio che giunge alla conclusione 13 ragazzi su 15 arrivati in fondo al percorso formativo e di questi la metà che si stanno avviando al lavoro.
Allora avanti tutta per i futuri contadini e questo progetto che si rivolge a tutti i ragazzi d’Italia di età compresa fra i 16 e i 18 anni che hanno abbandonato il percorso scolastico. Massimo 15 allievi per complessive 2100 ore di lezione in classe e in campo, spalmate sue due anni, e uno stage di 800 ore in azienda alla fine del quale si ottiene il diploma riconosciuto a livello europeo.
Le materie? Viticoltura, botanica e fisiologia vegetale, agronomia e sostenibilità in agricoltura, economia agraria, tecniche di coltivazione orto-floro-vivaistica, tecniche di coltivazione di piante arboree ed erbacee, uso e manutenzione impianti macchine e attrezzature agricole e conservazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, oltre a matematica e informatica, italiano, storia e geografia e inglese.
Da sottolineare infine la grande attenzione rivolta al biologico e al biodinamico con il coinvolgimento nello stage di aziende agricole vocate, il rilascio insieme al diploma del patentino per l’acquisto e utilizzo di prodotti fitosanitari in agricoltura e la certificazione haccp per la manipolazione di cibi e bevande.
Tra i “frutti” dell’esperienza di formazione è l’orto realizzato dagli aspiranti contadini accanto alla scuola Ippolito Nievo di San Casciano, in via della Libertà.
Quei pomodori, quelle melanzane, quel sedano, quel prezzemolo, quel cavolo nero e quel radicchio rosso coltivati con emozione e passione in un fazzoletto di terra sono il vero seme che conferma, come asseriscono soddisfatti anche i sindaci del Chianti, che nella terra c’è il futuro.
Informazioni e iscrizioni: Chiantiform, via della Libertà – San Casciano Val di Pesa (Firenze).
Tel. 055 8294624 – 338 1461865 – info@chiantiform.it