a cura della redazione di OrientePress – Continua la situazione di criticità all’ospedale Serristori di Figline Valdarno. L’abbandono di tre anestesisti, per ora non sostituiti, apre una fase di grande difficoltà per il reparto di chirurgia e per l’intera struttura.
Netta la presa di posizione dell’assessore alla sanità del Comune di Figline, Carlo Artini: “Dall’1 settembre l’attività delle sale operatorie dell’Ospedale Serristori è paralizzata dalla mancanza di tre anestesisti. Questa è una situazione che si ripete ciclicamente e che non può essere imputata alla mancanza di queste figure professionali. L’Asl 10 dimostra ancora una volta il disinteresse totale nei confronti del ‘Serristori. Poiché il trasferimento degli anestesisti è programmato da tempo è incomprensibile che non si provveda sollecitamente alla sostituzione così come invece avviene negli altri ospedali. La Chirurgia e l’Ortopedia hanno lunghe liste di attesa e nello stesso tempo chirurghi ed ortopedici stanno a girarsi i pollici e non per colpa loro. In questo momento si registrano forti ritardi nel dare risposte tempestive alle numerose richieste di prestazioni sanitarie che affluiscono alla piastra di accettazione del ‘Serristori’: sempre più frequentemente si inviano i cittadini del Valdarno verso altre strutture e nel frattempo le liste di attesa si allungano. Quindi abbiamo la chiara dimostrazione che non si vogliono utilizzare al meglio le capacità offerte dagli operatori sanitari dell’ospedale, visto che le modernissime ed efficienti sale operatorie che potrebbero lavorare per molte ore al giorno sono sottoutilizzate; inoltre la Radiologia digitale inaugurata dieci mesi fa è sprovvista di personale adeguato”.
Il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Morandini, è intervenuto nel dibattito sul futuro dell’ospedale cittadino facendo richiamo al documento che nel luglio scorso venne approvato ad unanimità dall’assemblea figlinese e in cui si sottolinea che per elaborare qualsiasi progetto di organizzazione devono rimanere quelle strutture fondamentali minime per un ospedale: è necessario quindi un Pronto Soccorso h24 dotato di personale appropriato, idoneo alla ricezione degli acuti e supportato da una sub-intensiva adeguata anche alle altre unità operative dell’ospedale. “Ritengo deprecabile qualsiasi fuga in avanti – ha detto Morandini – solo unitariamente e senza allarmismi ‘elettorali’ si trovano le soluzioni. Anche la Regione si dovrà assumere le proprie responsabilità chiarendo una volta per tutte il futuro di questo ospedale, avviando un confronto politico ed istituzionale su cui il consiglio comunale si rende disponibile, ma che al momento è impossibile per le posizioni errate, rigide ed incomprensibili della Asl 10, alla quale vale la pena ricordare che la salute non è un calcolo manageriale, bensì un diritto”.
Il sindaco di Figline Valdarno, Riccardo Nocentini, è intervenuto all’assemblea dei Cobas indetta nel cortile dell’Ospedale Serristori lo scorso 9 settembre per discutere del futuro del presidio.
“Il comportamento della Asl 10 è troppo ambiguo – ha detto il sindaco – come rappresentante delle istituzioni ho il dovere di raccogliere questo grido di paura dei lavoratori del ‘Serristori’ e della cittadinanza, un grido che chiede la salvaguardia del nostro ospedale e che mi spinge ad un passaggio immediato con i vertici della Asl. Certo però non basta soltanto gridare o fare comunicati stampa, e lo dico in modo particolare ai consiglieri comunali, provinciali, regionali e ai parlamentari di tutti i partiti: è necessario entrare nel merito dei problemi e affrontarli uno ad uno per consegnare ai cittadini una struttura efficiente dotata di un Pronto Soccorso h24 e di tutte le figure professionali necessarie”.