di Laura Gineprini – Siamo in attesa dei risultati, in termini di riduzione di PM 10, dell’ordinanza n.489 del 13 novembre scorso, scaduta il 31 dicembre, in base alla quale il Comune di Bagno a Ripoli invitava i cittadini all’uso dei mezzi pubblici e alla limitazione della circolazione degli autoveicoli nel territorio comunale.
Se, infatti, lo spread è fonte costante di preoccupazione non lo è di meno il livello della soglia di inquinamento del territorio provinciale fiorentino: questa la motivazione che ha spinto i Sindaci dei Comuni di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci, Lastra a Signa, Sesto e Calenzano ad accordarsi su una serie di interventi da attuare in caso di superamento del valore limite giornaliero di PM10 entro le 24 ore successive alla ricezione della comunicazione inviata da Arpat.
Il primo modulo dell’ordinanza, attivo fino al 31 dicembre, prevedeva la limitazione dei fuochi a cielo aperto e del riscaldamento degli edifici, quelli industriali temperatura massima di 17°, gli abitativi di 18°.
Contestualmente il secondo modulo disponeva la limitazione dell’uso di autoveicoli privi dei requisiti necessari: comunque esonerati tutti i veicoli di assistenza e ordine pubblico, il servizio car pooling e i veicoli alimentati a metano o GPL o bifuel.
Devono entrare in vigore i provvedimenti contenuti nel terzo modulo che riguardano le limitazioni alla circolazione dei veicoli non esonerati per più giorni consecutivi in una porzione del territorio Comunale e vanno ad integrarsi con i provvedimenti permanenti e con quelli del primo e secondo modulo in caso di superamento di soglia di inquinamento atmosferico.
Filosofia dei “piccoli passi”!
Ma è ancora lunga la strada che conduce al ripristino dell’aria bona il godimento della quale è un diritto irrinunciabile!