di Claudio Molinelli – Ormai tutti i comuni serviti da AER spa hanno raggiunto la soglia del 60% di raccolta differenziata dei rifiuti: è ciò che emerge dai dati dei primi mesi del 2015 rispetto al conferimento di rifiuti urbani; con la fine del mese di febbraio ben sei comuni su nove, serviti dall’Azienda di igiene urbana che opera nella Valdisieve e nel Valdarno fiorentino, registrano percentuali di raccolta differenziata oltre il 60%.
In questo avvio di anno è interessante notare come i diversi sistemi di raccolta dei vari comuni stiano dando buoni risultati. Il conferimento di rifiuti porta a porta in comuni come Rufina ha permesso di raggiungere quote prossime al 70%; stesse percentuali (o addirittura maggiori: 80% a Dicomano) si registrano con il sistema di raccolta con calotta e chiavetta in realtà come Pontassieve e Pelago.
Rispetto alla media aziendale dell’anno 2014, l’andamento dei primi due mesi del 2015 mostra una crescita del totale di raccolte di quasi un punto percentuale. L’analisi dettagliata dei dati mensili, rispetto alle stesse annualità del 2014, accanto alla costante diminuzione di rifiuti raccolti, evidenzia una crescita costante della raccolta di multimateriale (plastica, alluminio, acciaio, tetrapak, polistirolo, banda stagnata) accompagnata da un aumento della raccolta separata del vetro, dei rifiuti organici, e degli ingombranti. In crescita anche le raccolte “particolari” come quelle di tessili, olii vegetali e minerali, toner che denotano una particolare attenzione degli utenti.
E, a proposito di rifiuti, c’è la notizia che Rufina sarà il primo comune tra quelli serviti da AER spa che il prossimo anno applicherà ai cittadini di tutto il territorio un nuovo sistema di pagamento della tariffa d’igiene urbana. L’amministrazione comunale, infatti, ha richiesto ad AER un progetto che preveda l’introduzione di un sistema con quota puntuale della tassa del tipo “pay as you throw”, ovvero “paga per quello che butti” che rappresenta la strategia più equa per distribuire i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come auspicato dalla normativa europea. L’ipotesi di lavoro di AER spa definita insieme all’amministrazione comunale, atta a disincentivare i comportamenti più dannosi, applicando tecniche che permettano di “misurare” la quantità di rifiuti prodotti dal singolo utente e applicare costi proporzionati, è stata approvata nell’ultima Giunta comunale.
Dal gennaio 2016, quindi, oltre 4.000 utenze, nell’intero territorio comunale, si troveranno a pagare il servizio di igiene urbana in base a quanto effettivamente viene conferito come rifiuto non differenziato, mentre il sistema di raccolta porta a porta per le altre tipologie di materiali rimarrà invariato. In pratica la parte fissa della Tari continuerà a basarsi sulla metratura dell’abitazione, mentre la parte variabile si baserà sul numero dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati. Si premierà quindi la bravura nella raccolta differenziata, che determina la diminuzione di quella indifferenziata. Lo scopo del progetto è quello di premiare i cittadini virtuosi, con un sistema tariffario che limiti i fenomeni di migrazione del rifiuto fuori dal perimetro comunale e gli abbandoni sul territorio, ma anche attuando controlli costanti sugli utenti che conferiscono in maniera anomala (pochi o nulli conferimenti), organizzando un sistema integrato di elaborazione dati ed emissione della quota puntuale della tassa sui rifiuti.
Viene da chiedersi perché fino adesso non è stato così: la risposta è ovvia e cruda, ma sicuramente questo è un altro piccolo passo!