testo e foto di Edoardo Abruzzese.
Sì, è quello che è successo a Firenze dove il presidente Mattarella è giunto, rigorosamente in treno, per inaugurare a Castel Pulci, sopra Scandicci, i corsi della Scuola superiore della Magistratura.
Per raggiungere la sede, dalla stazione di Santa Maria Novella ha preso un mezzo pubblico, eco-sostenibile, appunto la tramvia!
Hanno parlato di “Mattarella style”, quello scelto da papa Francesco, quello che continua a destare meraviglia prima di soddisfazione.
E’ questo l’aspetto che malgrado tutto provoca perplessità: quasi a chiedersi “ma che cosa ci sarà sotto”? Siamo talmente immersi nella quotidianità della illegalità e della assenza di ogni forma di sobrietà da parte delle istituzioni, grandi o piccole che siano, che di fronte ad atteggiamenti che dovrebbero essere consueti e abituali, che dovrebbero far parte della normalità, rimaniamo quasi sospettosi.
E non è un caso che “c’è un forte bisogno di legalità” ha ribadito il Presidente, quasi a voler sottolineare che tutti, ma proprio tutti, devono fare la loro parte!
Mi viene in mente un aneddoto di qualche anno fa: sono in treno, una freccia per Roma, seconda classe, vado al posto prenotato e lo trovo occupato, un attimo di smarrimento, al mio posto è seduto Enrico Rossi, governatore della Toscana, sta parlando con tre collaboratori, uno zainetto è appoggiato sul tavolino, si scusa, pronto a spostarsi, vado io al suo posto e durante tutto il viaggio continuo a guardare in quella direzione per convincermi che è tutto vero.
Gli psicologi dicono che per combattere il disagio di fronte a situazioni che generano ansia è necessario ripetere “affermazioni” positive: in questo caso basta dire “adesso faranno tutti così”!?!