di Mariantonietta Rasulo – .. La leggenda narra che una goccia del sangue di Venere e un bacio di suo figlio attribuirono alla rosa profumo e bellezza, così alla Dea andò il merito di aver creato il primo profumo.
Ma una origine meno fantasy si perde comunque nella notte dei tempi, quando l’uomo comincia a bruciare alcuni particolari tipi di legname e altrettante resine per ottenerne particolari fragranze: per fumis in latino è la locuzione che ha dato origine alla parola profumo.
La passione per i profumi, nella storia, è sempre stata forte. Nell’antico Egitto mirra, incenso, ambra e sandalo venivano bruciati per creare esalazioni all’interno dei templi e nel XII secolo i crociati fecero scoprire all’Europa le essenze della rosa di Damasco, del muschio della Cina e del legno di sandalo delle Indie.
Durante il Rinascimento, a Firenze, le ricche e nobili dame usavano indossare con generosità profumi realizzati nei conventi, dove almeno un frate alchimista si dedicava alla lavorazione delle erbe e all’estrazione delle loro essenze. Così, quando nel 1533 la quattordicenne Caterina de’ Medici sposò il Duca d’Orléans futuro re di Francia, fece assegnare al suo seguito, tra paggi e dame di compagnia, anche il profumiere di fiducia Renato Bianco. René le Florentin, così soprannominato dai parigini, divenne presto famoso per i suoi profumi.
Con i frati di Santa Maria Novella introdusse l’uso dei profumi alla corte francese.
È il secolo dei lumi a simboleggiare la vera svolta nel campo della profumeria e la Francia divenne la patria dei più grandi profumieri e delle creazioni più innovatrici della storia del profumo.
Grasse diventa il fulcro della coltivazione di piante ricercate e successivamente il cuore della loro fabbricazione.
Ma è nel XX secolo che il profumo cambia completamente la sua valenza: non si ricerca più un profumo solo per la sua fragranza ma anche e soprattutto per l’immagine della persona che esso suggerisce.
Il profumo, questo potente evocatore di sensazioni e immagini celate nei ricordi, è divenuto nel tempo parte indissolubile e complementare di ciascuno di noi.
Lo sa bene chi di quest’arte ha fatto un mestiere oltre che un’esperienza di vita. Il creatore di profumi, chiamato anche naso,(ce ne sono circa 300 in tutto il mondo), sa che dietro ogni essenza si cela una storia, un racconto, che viene tradotto in fragranza dalla sua maestria e inventiva al fine di far rivivere quella stessa storia a chi indosserà quel profumo.
È Grasse la patria dei più grandi profumieri di tutti i tempi e proprio nel cuore della vecchia città, dal 1782, si trova una delle più belle e antiche fabbriche storiche di profumi. È nel 1926 che, per omaggiare il celebre pittore Jean Honoré Fragonard, essa prese il nome di Parfumerie Fragonard, luogo ancora oggi di produzione di profumi, saponi e cosmetici nel rigoroso rispetto della tradizione.
Se questi cenni storici hanno suscitato desiderio, ma anche solo curiosità eccovi l’occasione di una esperienza olfattiva, e non solo: l’Antica Erboristeria San Simone, in collaborazione con Mariantonietta Rasulo, Consulente Fragranze e l’Associazione I profumi di Boboli, organizza, dal 22 al 23 giugno prossimi, un weekend nella deliziosa cittadina di Grasse alla scoperta della tradizionale arte profumiera e dei suoi segreti.
E’ possibile visitare il museo Fragonard e il Musée International de la Parfumerie: immergersi completamente in un universo in cui tutto profuma! Finalmente!!
Per informazioni e prenotazioni:
Mariantonietta Rasulo tm 3395089905
email rasulomara@tiscali.it