di Claudio Molinelli – Pontassieve si conferma attivissimo polo espositivo ospitando due mostre d’arte negli spazi vicini della Biblioteca Comunale e nella Sala delle Colonne, entrambe in via Tanzini.
La Biblioteca Comunale ospita fino al 23 maggio “Teatro fantastico” di Sandro Tolemaios Becucci, nel quadro del programma espositivo “Percorsi d’arte in biblioteca” di cui ci parla la curatrice Roberta Fiorini: “Si tratta di un’iniziativa nata nel 2007 per impulso dell’Assessore alle politiche culturali di Pontassieve Alessandro Sarti. In collaborazione con l’associazione “Artisti del Levante Fiorentino” ospitiamo una decina di mostre l’anno, anche di fotografia, col duplice scopo di offrire agli utenti della biblioteca un’occasione culturale da abbinare alla lettura, e agli artisti di farsi conoscere da un pubblico interessato alla cultura.”
Sandro Becucci – “Teatro fantastico”, fino al 23 maggio 2013. Biblioteca Comunale di Pontassieve, via Tanzini 23. Orario: lunedì: 15.00-19.00; martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: 9.00-19.00; sabato:10.00-13.30 e 14.30-18.00
Nella “bomboniera” della Sala delle Colonne espone fino al 26 maggio Giovanni Maranghi con la mostra intitolata “Casta Diva”. Si tratta di un’esposizione davvero singolare, poiché presenta dieci versioni di un solo quadro, un ritratto femminile di una donna seduta in poltrona chiamata Vermiglia, riproposta con differenti tecniche e materiali.
La curatrice Daniela Pronestì sintetizza così i caratteri salienti della mostra: “ E’ la sintesi e il manifesto di un percorso artistico centrato sulla sperimentazione. Nel corso degli anni l’immagine della donna si è ritagliata un posto preminente nell’universo di Maranghi, perdendo in stilizzazione e guadagnando in senso del reale; nello stesso tempo c’è un’accentuazione dei valori materici, passando da dipinti su oli e tecniche miste all’uso di materiali fuori dalla tradizione come plexiglass e resine. L’artista si avvale del polimaterismo, usando resine su tela, immagini digitalizzate e poi serigrafate su plexiglass o superfici plastiche, con l’intento d’integrare i cosidetti “materiali altri” nel tessuto pittorico. La sapiente capacità di dominare i materiali fa di Maranghi un raffinato artigiano della pittura, un artista del suo tempo che mantiene intatta la forza dell’immaginazione e della poesia.”
“L’opera di Maranghi- dice Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi – è un concentrato di tradizione e sperimentazione, dove ogni opera è una ricerca, pur conservando qualcosa di vissuto. Definirei questa mostra un collage della memoria, dove i diversi frammenti si ricompongono in unità.”
Vermiglia, la musa del pittore, colpisce la fantasia dei visitatori con la sinuosa morbidezza delle sue forme e l’enigmatica impassibilità del volto che la rende una sorta di sfinge senza tempo.
Abbiamo chiesto a Giovanni Maranghi di chiarire il significato della riproposta dello stesso soggetto in tutte le opere della mostra: “Questa è una novità rispetto alle altre mie esposizioni. – dice Maranghi – La replica del soggetto con tecniche diverse è dovuta alla voglia, al desiderio di riproporre le tecniche personali cercando di farle diventare una ricerca gioiosa e ludica. Trovo poi che queste opere si adattino perfettamente alla Sala delle Colonne”
Giovanni Maranghi – “Casta Diva” – fino al 26 maggio 2013.
Pontassieve – Sala delle Colonne, Via Tanzini 32
Orario: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 16.00-19.00; venerdì 9.30-12.30. Info: Dipartimento Cultura: Tel 055 8360343-344
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