di Jacopo Zucchini– Presso l’azienda OL.C.A.S ( Olivicoltori Colline Arno e Sieve) di Carbonile, frazione del Comune di Pelago, è in programma un corso di formazione speciale rivolto a personale del settore con l’obiettivo di fornire una specializzazione indispensabile per operare nella nuova linea del frantoio.
Inaugurata il 10 Dicembre 2011, la nuova linea realizza un virtuoso progetto di sperimentazione di frangitura delle olive, finanziato dalla Regione Toscana con partners di prestigio come il laboratorio chimico-merceologico della Camera di Commercio di Firenze e l’azienda meccanica Mori di Tavarnelle, un team impegnato all’estrazione di un olio di altissima qualità.
Questa nuova linea, a differenza di quella già esistente, frange solo cinque quintali di olive in un’ora, mentre l’altro ne frange ben 18 ed ha una resa minore di almeno un punto.
Perché si dovrebbe, allora, frangere in un frantoio che rende meno, dove si spende di più e che ci impiega più tempo ad estrarre l’olio?
La risposta consiste nell’altissima qualità di quest’olio che ti permette di partecipare ai concorsi internazionali e di vincerli, come bene sa il proprietario pluripremiato dell’azienda agricola Altomena, Nico Sartori, che è stato uno dei principali fautori di questo progetto.
L’olio che viene estratto è, infatti, già filtrato, assai ricco di polifenoli, molecole organiche antiossidanti che hanno la funzione di “sequestrare” i radicali liberi e contiene una bassissima acidità.
L’olio dei produttori soci del frantoio deve tendere alla eccellenza per poter sostenere costantemente il confronto con gli altri olii che vengono commercializzati a prezzi bassissimi e con un alto grado di acidità.
Questa è la strada che ha sempre percorso l’azienda OL.C.A.S. fin dalla sua nascita: un percorso costruito su principi quali la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare e l’informazione dei propri soci relativamente alle forme tecnologiche di avanguardia.