di Laura Gineprini – Firenze luogo di formazione artistica per l’artista e sportiva per l’atleta, ma non solo: un esempio per tutti.
Jean-Blaise Evequoz, si allena nel circolo di scherma del capoluogo toscano per vincere la medaglia di bronzo nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal, e inizia anche la sua carriera di pittore prendendo a modello i più grandi, Leonardo e Michelangelo.
Eletta città europea dello sport 2012, Firenze apre oggi la mostra di Jean-Blaise Evequoz, pittore e sportivo di origini svizzere. Segue la tradizione fino alla liberazione da schemi pittorici che si traducono in emozioni di colore e movimento.
Come nello sport anche nell’arte, la ripetizione è la chiave per la comprensione profonda di un soggetto e del suo movimento, la sua scomposizione per raggiungere l’armonia naturale.
Come dice Jean-Blaise, prima di vincere ha perso molte volte, la sconfitta si ripete dopo una vittoria, la sua arte è energia scaturita dalla volontà e dalla necessità di realizzarsi senza arrendersi.
Lo sport e l’arte sono discipline che seguono strade parallele, vissute in una dimensione filosofica e spirituale dall’artista che parla dell’arte come necessità, si rivela dicendo “l’arte mi ha scelto”. La gioia della sua arte si misura nella condivisione con il suo pubblico e con gli artisti che praticano due attività apparentemente diverse, ma di uguale energia e dedizione.
Un ciclo di vita che si chiude mostrando il risultato dell’esperienza artistica nei suoi dipinti, Firenze come luogo dove è possibile imparare la tradizione per poi liberarsi dagli schemi per trovare una dimensione personale.
Un artista generoso che devolve il ricavato della vendita dei suoi quadri all’AISLA, associazione a sostegno dei malati di SLA in occasione dell’apertura della nuova sede fiorentina: la possibilità ai malati e ai familiari di continuare a vivere per non abbandonare la speranza di poter condurre una vita più lunga senza arrendersi ad una malattia fino ad oggi incurabile, con il sostegno e l’assistenza medica di figure professionali adeguate.
Firenze, protagonista per tre giorni di un evento importante che richiama i valori della condivisione della gioia e della solidarietà. Come dice Jean-Blaise “non bisogna essere sportivi per essere artisti”, lo stesso come non bisogna essere ricchi per essere generosi.
La mostra è presso lo spazio espositivo UB, in via dei Conti, 4r – tel 055 214884. L’orario della mostra è il seguente: venerdì 11 maggio, ore 11.00 – 13.00 / 16.30 – 19.30; sabato 12 maggio ore 11.00 – 13.00 / 16.30 – 19.30; domenica ore 10.00 – 12.00. Ingresso libero.