di Mariantonietta Rasulo – Al via da sabato 14 a domenica 22 aprile la terza edizione della settimana nazionale Porta la sporta, manifestazione che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre lo spreco, superare la cultura dell’usa e getta e aderire a forme di consumo consapevole.
Riducendo drasticamente l’usa e getta, scegliendo prodotti fabbricati in maniera sostenibile che assorbano meno energia, a basso impatto di imballaggio e che possano essere facilmente riparati e riciclati, ognuno di noi manda un forte segnale di volontà di cambiamento.
La Campagna Porta la sporta da marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l’opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007.
La biodegradabilità dei materiali, seppur importante, non annulla l’impatto ambientale complessivo dell’imballaggio quando questo è eccessivo. Ai fini del risparmio di risorse vanno perciò considerate le modalità alternative di erogazione e distribuzione dei prodotti. Dal sistema del vuoto a rendere a metodi di erogazione alla spina o all’ideazione e messa in commercio di una nuova generazione di prodotti concentrati dove l’acqua la mette il consumatore a casa.
L’obiettivo primario della campagna è quello di promuovere un cambiamento verso stili di vita e di consumo meno impattanti ripensando i gesti quotidiani. Si parte perciò dal sacchetto di plastica in quanto emblema del nostro consumismo, per provocare un ripensamento sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
Allo stesso tempo la campagna, in sinergia con le associazioni partner, Adiconsum, WWF, Touring Club italiano, Italia Nostra, Associazione dei Comuni Virtuosi, propone ai protagonisti della filiera alimentare, dai produttori ai distributori, di velocizzare il processo di cambiamento che metta i consumatori in condizione di acquistare prodotti a basso impatto di imballaggio o prodotti sfusi a livello capillare.
Con questa richiesta che viene sempre più esplicitata sollecitando la ri-progettazione del packaging di prodotti di uso comune, la campagna si fa portavoce delle innumerevoli sollecitazioni ricevute da cittadini, movimenti spontanei e amministrazioni comunali che intendono andare verso una gestione “rifiuti zero” o meglio di “riciclo totale”.
In occasione della settimana nazionale lo staff di Porta la Sporta, in collaborazione con le associazioni partner nazionali, lancia inoltre “Sfida all’ultima sporta” una competizione dedicata ai comuni che vorranno gareggiare tra loro per la durata di sei mesi per diventare il comune più “amico della sporta”. Il comune che riuscirà, con un lavoro di squadra, che vedrà impegnata tutta la sua comunità, ad ottenere il più basso consumo di sacchetti monouso (a livello pro capite), riceverà una somma in denaro pari a 20.000 euro che andranno spesi per la scuola locale grazie al contributo di tre sponsor.
Questa competizione si ispira ad un’iniziativa avvenuta nel 2009 in Colorado, “Reusable Bag Challenge” che ha visto protagoniste oltre trenta cittadine e un’intera contea con un risparmio complessivo di sacchetti di plastica pari ad oltre 5,3 milioni.
L’idea è partita da un giovane abitante di Telluride amante della natura, Dave Allen e a lui viene dedicata l’iniziativa italiana. Sfida all’ultima sporta è regolata da un bando che prevede l’ammissione di comuni candidati che abbiano un indice di raccolta differenziata non inferiore al 55% e un numero di abitanti compreso tra le 8000 a 16.000 unità.
Per tutti i dettagli sull’iniziativa e per leggere il bando di partecipazione visitate il sito http://www.portalasporta.it/index.htm.