– di Nadia Fondelli –
Esistono luoghi segreti. Non per scelta di esserlo, ma ci sono.
Uno dei tanti che in molti anni di “toscanauta” alla ricerca del bello nascosto della nostra terra l’ho scovato pochi giorni fa.
Stimolata dall’amica Donella, ricercatrice appassionata di fiori, piante, leggende e tradizioni toscane sull’onda lunga odorosa siamo arrivate così a
Doccia:il paese sulla collina” come lo definì nella sue cronache scolastiche la maestra Sara Cerrini Melauri che, negli anni’50 del Novecento si fece interprete del movimento di cooperazione educativa insieme ad altri interpreti quali Mario Lodi e Bruno Ciari.
Un insegnamento innovativo che, in epoca in cui le campagne si spopolavano, in controtendenza, insegnava il rispetto, la conoscenza e la valorizzazione del territorio.
Temi questi di grande attualità sessant’anni dopo di “ritorno”, e non credo sia un caso se, a incontrare
Mara Fiesolani, presidente dell’Associazione che si chiama proprio “Il paese sulla collina Sara Cerrini” e che ha fatto rifiorire gli ideali della maestra Sara, sia stata proprio Donella, certaldese come Bruno Ciari.
A Doccia, alte colline di Pontassieve con tanto verde e olivi, aria frizzantina e pura che scende giù dal monte Giovi si ricorda anche
Ilario Filippi, studioso e appassionato di Natura a 360 gradi, a cui è intestato l’Orto Botanico.
Un piccolo scrigno verde nato dietro la pieve di Sant’Andrea a Doccia “
come atto d’amore per la nostra terra” ci racconta Mara Fiesolani, quando, con orgoglio e simpatia aprendoci il cancello del giardino ci schiude un mondo odoroso che sa di passione e amore.
Mara e l’altra amica Camilla guardano e accarezzano ogni fiore, annusano ogni pianticella, si emozionano davanti a una gemma e un piccolo fiorellino.
Le colline di Pontassieve hanno la fortuna di avere questa piccola-grande meraviglia che racchiude le tipicità erbacee della zona grazie all’impegno profuso dall’Associazione e il supporto scientifico del
Museo di Storia Naturale di Firenze, ma l’amore profondo di Mara, Camilla e gli altri associati è la marcia in più.
Promuovere un territorio vuol dire amarlo e conservarlo” racconta Mara e lei e le altre amiche è certo che amano il loro paese sulla collina e il loro piccolo-grande giardino segreto dove per altro è, unico esempio in Toscana, anche l’Aiuola di Ildegarda di Binden, uno spazio dedicato alle piante aromatiche, organizzato secondo il concetto di “viriditas” , a spirale, come indicato dalla santa, musicista, artista, naturista, filosofa e consigliera politica niente di meno che di Federico Barbarossa che era certa che l’aiuola a spirale suggerisse un’idea di tensione verso l’alto e quindi verso Dio.

Info

Visitabile tutti i sabati, nel pomeriggio, dal mese di aprile, oppure a richiesta contattando: ilpaesesullacollina@yahoo.it