a cura della redazione di OrientePress – Il 7 dicembre 2015 è una data storica per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sull’appennino tosco-romagnolo, già da tempo un’eccellenza consolidata del nostro territorio. Il Parco nazionale Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna nel territorio di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze, è entrato nel gotha del turismo europeo; dopo quasi due anni di lavoro preparatorio ha ottenuto il più ambito e importante riconoscimento per il turismo di natura nelle aree protette europee: la Carta Europea del turismo sostenibile. Luca Santini, presidente del Parco, ha ricevuto il riconoscimento a Bruxelles dal Parlamento Europeo.
E’ stata fondamentale la condivisione degli obiettivi con Apt Servizi Emilia Romagna e con Federparchi in un percorso che parte da lontano con Toscana promozione. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (l’acronimo è Cets) riconosce la qualità di quelle aree protette che mettono in pratica la collaborazione con tutte le parti interessate: Comuni, volontariato, operatori turistici, associazioni di categoria, enti locali, cooperative di servizi del turismo ambientale, consorzi, musei ed ecomusei. C’è quindi un lavoro comune che prepara una strategia di sviluppo turistico, basata su un’accurata analisi della situazione locale. L’obiettivo principale di questi parchi di eccellenza è naturalmente la tutela della natura, ma anche la protezione del patrimonio culturale e una gestione del turismo attenta all’ambiente, alle popolazioni locali, alle economie dell’area protetta e ai visitatori. Ricordiamo che il parco delle Foreste Casentinesi è stato il primo in Italia a ideare e a realizzare un suggestivo sentiero per non vedenti e per persone con disabilità motorie, con indicazioni tattili.
Tra i punti di forza del Parco anche servizi eccellenti, come l’efficiente rete di sentieri e punti informativi, le numerose attività e programmi, molte offerte culturali, storiche e naturali, tra cui foreste incontaminate e meravigliosi monasteri.